Avvocati Napoli: "Bisogna sospendere le attività in Tribunale a Napoli"
Ma le udienze non saranno rinviate. Parte la sanificazione a Palazzo di Giustizia su disposizioni di Corte Appello e Procura Generale. Al lavoro anche una ditta dell'Ordine forense
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Gli avvocati partenopei chiedono la “sospensione precauzionale” dell’attività ma il Coronavirus non ferma gli uffici giudiziari napoletani. Lo ribadisce una nota congiunta del procuratore generale Luigi Riello e del presidente della Corte d’Appello Giuseppe De Carolis di Prossedi. I due alti magistrati confermano che “sono state disposte e sono in corso le opere di radicale pulizia e disinfezione degli interi palazzi di Napoli e Napoli Nord. Saranno posizionati anche “presidi igienizzanti” in tutti i luoghi. L’altro presupposto è rappresentato dall’adozione di “regole funzionali a limitare l’afflusso e a scaglionare l’accesso alle aule, oltre a sospendere tutte le attività convegnistiche e di formazione”. Gli avvocati invece sollecitano misure più radicali. “A seguito della positività accertata di un avvocato di Napoli e della probabile positività di almeno altri sei avvocati napoletani”, il Consiglio dell’Ordine presieduto da Antonio Tafuri chiede “l’adozione della misura drastica della sospensione precauzionale dell’attività giudiziaria negli uffici di Napoli, in quanto è altissimo il rischio di una diffusione del virus a centinaia di frequentatori del palazzo di Giustizia, ossia di un ambiente totalmente chiuso, areato unicamente con l’aria condizionata e accessibile solo mediante l’uso di ascensori quasi costantemente affollati fino al limite della portata massima”. “La mancata adozione di reali e concrete misure di cautela – si legge in una nota – rappresenta un vero attentato alla salute pubblica cui il Consiglio dell’Ordine reagirà adeguatamente qualora le Autorità competenti, anche di fronte all’evidenza della crisi, dovessero perseguire nella inattività. Il Consiglio, riunito da ieri in seduta permanente, adotterà già oggi le decisioni necessarie”. Intanto una ditta incaricata dall’Ordine degli Avvocati di Napoli sta eseguendo da stamattina un servizio di pulizia straordinaria degli spazi di competenza dell’Ordine presenti nel Nuovo Palazzo di Giustizia partenopeo. Il cosiddetto “paziente 1” napoletano, infatti, è risultato essere un avvocato. Ieri alcuni suoi collaboratori, entrati in contatto con l’avvocato, sono risultati positivi al test sul coronavirus. Sempre ieri, la presidenza della Corte di Appello di Napoli e la Procura Generale, con una nota inviata al Tribunale dei Minorenni, al Tribunale di Sorveglianza, ai Tribunali di Napoli e Napoli Nord, alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni, ai procuratori di Napoli e Napoli Nord e al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, ha comunicato che oggi, e con eventuale prosieguo domani primo marzo, saranno eseguite, a cura della direzione generale per la gestione e la manutenzione degli uffici giudiziari, “pulizie straordinarie e una disinfezione accurata degli uffici giudiziari”.
Fonte. La Repubblica
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