Basta solo magistrati nell’ Ufficio legislativo del ministero di Giustizia.
Aprire via Arenula all'avvocatura in condizioni paritarie
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In questi giorni in cui si dibatte di Riforma della Giustizia e in cui non mancano le polemiche fra Esecutivo e Magistratura, è l’Ordine degli Avvocati di Roma a segnalare una situazione di grave disparità di trattamento fra Avvocati e Magistrati in seno al Ministero della Giustizia.
“L’Ufficio legislativo di via Arenula infatti – spiega il Presidente del COA Roma, Paolo Nesta – vede la presenza in esclusiva dei Magistrati, un dettaglio non secondario se si pensa che proprio questo ufficio poi si incarica di trasformare in norme di legge le determinazioni assunte dal decisore politico”.
Le competenze dell’Ufficio, per come disposto dal DPCM 10 del 2019, variano dall’implementazione dell’attività normativa nazionale, europea ed internazionale alla definizione del ciclo delle politiche pubbliche; dalla verifica ex post dell’efficacia della politica rispetto ai risultati attesi all’istruttoria ed elaborazione di pareri nell’ambito dell’attività consultiva espletata; per arrivare all’esame dei provvedimenti sottoposti al Visto del Guardasigilli e alle attività di coordinamento dei lavori delle Commissioni ministeriali.
“In sostanza l’Ufficio Legislativo tiene in mano le chiavi della politica giudiziaria del Governo – prosegue il Presidente Nesta – ma è strutturato in maniera tutt’altro che equilibrata, prevedendo la presenza di soli Magistrati nella stanza dei bottoni e non tenendo dunque in alcun conto la diversità delle anime che compongono la Giurisdizione, fra le quali figura ovviamente l’Avvocatura. Se mi si passa una similitudine, è come se la Carta Costituzionale fosse stata scritta dai rappresentanti di una sola area politica. Peraltro la sinergia tra Avvocatura e Magistratura, componenti fondamentali della Giurisdizione, consentirebbe, in un ambito così importante, di aggiungere un quid pluris in termini di qualità del lavoro, da svolgere nell’interesse della collettività.”.
Per questo il Presidente Nesta avanza una proposta: “Vogliamo davvero rivoluzionare la Giustizia? Rendiamo pari dignità all’Avvocatura, destinando ad essa una quota del 50% degli incarichi in seno all’Ufficio Legislativo, su indicazione del Cnf e dell’Ocf. Solo così garantiremo equilibrio al sistema”.
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