Calabria in testa per numero di avvocati: 6,9 ogni mille abitanti
In aumento il dato delle donne con le toghe. Ora sono il 48,3% del totale. Ma i legali in “rosa” restano in coda per volumi medi d’affari
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La Calabria è la regione italiana con la media più alta di avvocati per abitante (6,9 ogni mille abitanti), ed è seguita da Campania (6,2) e Lazio (5,9). Le regioni che hanno, invece, il minor numero di avvocati sono nell’ordine Valle D’Aosta (1,3 ogni mille abitanti), Trentino Alto Adige (1,7) e Friuli Venezia Giulia (2,1). Lo rileva uno studio su dati della Cassa di previdenza e assistenza forense.
«Nel 1985 – spiega Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa – su una popolazione italiana di quasi 56,6 milioni di abitanti, i professionisti iscritti alla Cassa erano 37.495: una media di 0,7 avvocati ogni mille abitanti. Trentasei anni dopo, su una popolazione che è cresciuta di circa 3 milioni di persone, il numero di iscritti (241.830) è sestuplicato, con una percentuale che balza a una media di 4,1 avvocati ogni mille abitanti che nel meridione e nelle isole sale al 5,3%».
Nell’anno della pandemia non c’è stato il sorpasso delle donne sugli uomini. Nel 1985 le donne avvocato in Italia erano 3.450, pari al 9,3% del totale, 36 anni più tardi, nel 2021, il loro numero ha toccato quota 115.250, cioè il 47,7% del totale, dato in lieve calo (-1,3%) rispetto all’anno della pandemia (2020: 117.559 – 48% del totale).
«Quando tutto lasciava supporre che nella professione forense le donne avvocato avessero già acceso la freccia per il sorpasso – afferma Antonello Martinez – si è verificata però una battuta d’arresto nel 2021, infatti, il loro numero è diminuito di 2.300 unità rispetto all’anno precedente, mentre quello dei loro colleghi uomini, nello stesso periodo, è diminuito di “soltanto” 891 unità. Una dimostrazione del fatto che, nel settore, sono state le professioniste ad essere le più colpite dall’impatto dell’emergenza Covid-19 specie nella gestione dei figli o di altri familiari fragili».
Il sorpasso è comunque già avvenuto al Nord, dove nel 2021 le donne avvocato sono il 51,1% del totale. In Calabria siamo al 48,3% ma mentre nel distretto giudiziario di Reggio Calabria (Locri, Palmi Reggio Calabria) la componente femminile è ormai maggioritaria (50,2%) in quello di Catanzaro (Castrovillari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Vibo Valentia) si scende al 47,4%. Nel dettaglio i circondari con la maggiore presenza di donne sono Palmi (52%), Reggio Calabria (50,8%) e Cosenza (49,7%), l’unico nel distretto di Catanzaro vicino alla parità.
Il volume medio di affari degli avvocati nel 2020 è stato più elevato in Lombardia con 110.188 euro mentre la Calabria è ultima con appena 23.137 euro. In tutte le regioni le donne guadagnano molto meno. La Lombardia è sempre la regione nella quale le donne avvocato hanno il volume d’affari più elevato (57.312 euro) e la Calabria ancora ultima con 14.724 euro.
«I dati della Cassa Forense – aggiunge Martinez – evidenziano in tutte le regioni un divario di genere, in termini di retribuzione, abbastanza netto fra uomini e donne: il reddito di queste ultime, infatti, è generalmente inferiore di oltre la metà rispetto a quello dei loro colleghi».
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