Calcolo fattura per Avvocati e Studi Legali: la guida completa
Voci, importi, compensi ed onorari da inserire nel calcolo delle fatture per avvocati e notule: guida per non sbagliare o per verificare la parcella.
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Come si calcola la fattura di un avvocato? Quali siano le voci, le percentuali e le note obbligatorie nel documento fiscale? quale è la quota da destinare alla Cassa forense? Come verificare la correttezza di una parcella ricevuta? Per chi non vuole incorrere in errori, è disponibile anche il calcolatore online, gratuito e personalizzabile in base alla professione, offerto da PMI.it:
Per chiarire ogni dubbio, di seguito cerchiamo anche di dare una risposta ai principali quesiti e dubbi sul calcolo di fatture e notule per avvocati e studi legali.
Come procedere al calcolo della fattura per avvocati
Il netto a pagare nelle fattura o una notule per avvocati e studi legali si calcola sommando al totale degli onorari l’eventuale IVA al 22% sull’imponibile totale, le spese esenti ai sensi dell’ex art. 15, DPR 633/72 e l’imposta di bollo da addebitare al cliente (solo in caso di forfettari, se il totale delle fatture supera i 77,47 euro).
Le voci da sottrarre all’importo sono l’eventuale ritenuta d’acconto e l’importo IVA versato direttamente dal cliente all’Erario (Split Payment).
Il totale imponibile viene calcolato come la somma:
dell’onorario richiesto per la prestazione resa;
delle spese imponibili, ovvero il rimborso spese generali, forfettario al 15% sull’onorario (ex DM 55/2014). Rientrano in questa voce le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate e le somme dovute a titolo di rivalsa dell’imposta sul valore aggiunto;
della quota da destinare alla Cassa Avvocati (4%).
Nella fattura per avvocati e studi legali, la quota da destinare alla Cassa Forense è del 4% (Contributo Integrativo Previdenza Avvocati – C.I.P.A.).
Calcolo compenso degli avvocati: quali dati devono essere inseriti?
I dati da inserire nelle fatture per il calcolo del compenso degli avvocati e studi legali sono:
- l’ammontare delle spese esenti e imponibili;
- le spese generali sugli onorari, ex. art. 13, comma 10, L. 247/2012, solitamente pari al 15% deli onorari (art. 2 del D.M. n. 55/2014) e relative alle spese non facilmente quantificabili sostenute (es. spesa carburante, cancelleria, ecc.);
- ritenuta d’acconto del 20%, nel caso in cui la fattura venga emessa nei confronti di un sostituto d’imposta;
- indicazione dell’applicazione delle opzioni alternative, IVA per cassa (art. 32 bis, D.L. 83/2012), Split Payment (art. 17-ter, DPR 633/72) o regime forfettario;
- l’imposta di bollo addebitata al cliente (solo per il regime forfettario);
- l’IVA al 22% (i forfettari sono esenti);
- la descrizione della prestazione resa;
- l’importo dell’onorario (compenso richiesto al cliente per il lavoro svolto);
- la quota da destinare alla Cassa forense.
Calcolo degli onorari: quali note da inserire in fattura avvocati?
Le note da inserire per il calcolo degli onorari nelle fatture di avvocati e studi legali sono:
- in caso di applicazione dell’opzione IVA per Cassa: “IVA ad esigibilità differita ai sensi dell’art. 32 bis, D.L. 83/2012“. Ricordiamo che l’IVA per Cassa è applicabile purché il professionista non abbia superato nell’anno precedente una rendita di due milioni di euro e non ceda beni o servizi verso committenti che a loro volta agiscono nell’esercizio di impresa, arti o professioni;
- in caso di Split Payment: “Operazione con scissione dei pagamenti ex art. 17-ter, DPR 633/72“. Si tratta del regime di pagamento fiscale applicabile è l’acquirente a versare l’IVA direttamente allo Stato, come nei casi in cui le prestazioni sono rese verso enti pubblici e similari;
- in caso di regime forfettario: “,”Operazione non soggetta a IVA effettuata ai sensi dell’art. 1, commi 54-89, L. 190/2014 (regime forfettario agevolato)“. Questo regime, che consente di fruire della flat tax al 15% e 5% (per i primi 5 anni di attività) e altre agevolazioni fiscali, prevede la non applicazione dell’IVA in fattura.
Calcolo per fattura inversa per l’avvocato: come si procede?
Il calcolo della fattura inversa per l’avvocato è una procedura contabile che implica la distinzione delle varie componenti di una fattura per determinare l’ammontare complessivo da pagare. Quando un avvocato incassa un pagamento per i servizi erogati, è essenziale suddividere la somma globale in diverse parti, come le ritenute d’imposta, le percentuali di IVA, e altre deduzioni applicabili, al fine di assicurare un’accurata registrazione contabile. Questo metodo consiste nel realizzare “l’operazione contraria”: partire dall’importo globale e destrutturare le varie componenti e percentuali per confermare che il totale sia esatto e che non siano necessari ulteriori versamenti da parte del cliente. Questa procedura, sebbene complessa, è molto vantaggiosa per la gestione dei pagamenti e delle fatture.
PMI.it mette a disposizione dei professionisti, come avvocati o soci di studi legali, un calcolatore online fattura avvocato gratuito che consente di compilare la fattura in modo corretto, calcolando la giusta tassazione e applicando le regole previste dalla normativa vigente e dalla propria Cassa professionale.
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