Centralità degli avvocati per una vera giustizia
I delegati congressuali affidano ad un tavolo di lavoro la formulazione di una proposta unitaria di riforma della legge professionale
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Si è conclusa sabato la ‘Sessione Ulteriore’ del XXXV Congresso Nazionale Forense a Roma (Ergife Hotel) che ha visto la partecipazione di 1500 avvocate e avvocati, tra delegati e congressisti, sul tema “Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali”.
Tra le mozioni approvate, assumono rilievo e centralità le tre che danno il pieno mandato del Congresso all’istituzione di un tavolo dell’Avvocatura per elaborare una proposta unitaria di riforma della legge professionale da presentare al Parlamento e Governo: per un avvocato che rivesta un ruolo centrale nel sistema giustizia, dentro e fuori il processo, specializzato e con alta formazione, indipendente, autonomo, e in grado di raccogliere e fronteggiare le sfide della modernità, dei cambiamenti sociali, delle innovazioni tecnologiche e dell’intelligenza artificiale.
Tra gli spunti principali da segnalare, l’aumento degli ambiti di competenze oggi non ricompresi in quelli in cui viene esercitata la professione forense e ciò anche al fine di assicurare al cittadino maggiore efficienza e quindi maggiore tutela dei diritti di difesa. Riduzioni del regime delle incompatibilità che, allo stato, restringono eccessivamente il perimetro entro cui l’avvocato può svolgere altre funzioni non direttamente ricollegabili al suo status professionale; potenziamento delle attività riservate di consulenza legale che, attualmente, sono di continuo erose. Tutela dei professionisti in monocommittenza con fermo rifiuto al regime di subordinazione. Necessità di ripensare il percorso per l’accesso alla professione e all’esame di abilitazione.
Ecco quindi i momenti principali delle due giornate di lavori
All’assise, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (ne abbiamo dato informazione ieri), e la consegna (a distanza) del Premio Avvocatura Italiana alla avvocata e attivista iraniana Nasrin Sotoudeh, è stato il turno delle relazioni dei vertici delle istituzioni forensi: il presidente del CNF Francesco Greco, il coordinatore di OCF Mario Scialla, il presidente di Cassa Forense Valter Militi, il presidente del Coa di Roma Paolo Nesta.
Nella due giorni i congressisti hanno espresso con un fiocco rosso l’impegno contro la violenza di genere.
Spazio anche alla politica con i rappresentanti del Governo: il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri in rappresentanza del Governo Alfredo Mantovano, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.
In una tavola rotonda, moderata dalla giornalista del TG2 Post Manuela Moreno, si sono quindi confrontati parlamentari e rappresentanti dei partiti di maggioranza e opposizione: Enrico Costa (Azione), Valentina D’Orso (5 Stelle), Pino Bicchielli (Noi Moderati), Debora Serracchiani (Partito Democratico), Francesco Urraro (Lega), Carolina Maria Varchi (Fratelli d’Italia), Catello Vitiello (Italia Viva), Pierantonio Zanettin (Forza Italia).
Nel corso della giornata di venerdì si sono susseguiti gli interventi dei presidenti e rappresentanti dei Consigli degli Ordini degli Avvocati (Coa), delle Unioni, dei Comitati di Pari Opportunità (Cpo), dei Consigli di Disciplina Distrettuale (Cdd), dei delegati che si sono prenotati e che sono intervenuti sui temi congressuali e sulle mozioni in votazione sabato.
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