Esame da avvocato, oltre la metà dei candidati supera la prova scritta
Tasso di idoneità in aumento dopo l’introduzione del nuovo schema per la sessione 2023: passa il 55% per cento degli aspiranti. Al via le prove orali entro luglio
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Dopo un lungo e acceso dibattito, l’esame da avvocato in Italia ha attraversato una trasformazione epocale nel ciclo 2023-24. Il Consiglio Nazionale Forense ha introdotto una formula innovativa che ha portato a risultati sorprendenti, come ha reso noto oggi il Ministero della Giustizia.
Attraverso un comunicato ufficiale diffuso il 18 marzo 2024, il Ministero ha svelato i risultati delle prove scritte dell’esame da avvocato tenute lo scorso 12 dicembre. Su un totale di 9.703 partecipanti, ben 5.390 aspiranti avvocati hanno superato la fase scritta, rappresentando il 55% degli esaminandi. Questo dato segna un notevole incremento di successo rispetto alle sessioni precedenti, dimostrando l’efficacia della nuova formula introdotta.
Se consideriamo che la media nazionale di superamento delle prove scritte si attesta intorno al 50%, è evidente quanto questo risultato sia significativo. Inoltre, è importante notare che in passato ci sono state province in cui solo il 20% dei candidati ha superato l’esame scritto.
Tuttavia, se guardiamo ai numeri complessivi di coloro che superano l’esame finale, sia scritto che orale, per ottenere l’abilitazione, ci rendiamo conto di una tendenza preoccupante: negli ultimi anni, la percentuale è scesa drasticamente, spesso al di sotto del 20% dei partecipanti e talvolta intorno al 10% in diverse sedi.
La vera svolta per il ciclo 2023-24 è stata l’introduzione di una modalità di esame completamente nuova, accolta con entusiasmo dal Consiglio Nazionale Forense. Dopo un lungo percorso, segnato dalle sfide imposte dalla pandemia di Covid-19, il DL Enti Locali è stato emendato per dare spazio a questa proposta innovativa. Il testo legislativo è stato approvato senza emendamenti il 22 giugno alla Camera dei Deputati, mentre la legge di conversione definitiva ha ottenuto il via libera il 3 luglio 2023 (Legge n. 87/2023).
L’abbandono della modalità tradizionale ad orale rafforzato, introdotta con il Decreto-legge n. 31/2021 e applicata fino alla sessione 2022-23, è stato accolto con favore da molti settori della professione legale. Già a metà maggio, il Ministero della Giustizia aveva inviato una comunicazione ufficiale ai Presidenti delle Corti di Appello, chiedendo di adottare i provvedimenti necessari per il ritorno alla modalità di esame a tre scritti.
La rapidità e l’efficacia con cui la Commissione Esaminatrice ha lavorato nella correzione degli elaborati, in netto contrasto con la media degli anni precedenti, ha permesso di accelerare i tempi e di programmare le prove orali entro il mese di luglio. Le tracce dell’atto civile, penale e amministrativo, insieme alle soluzioni proposte, saranno presto rese disponibili per tutti i candidati.
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