Esame d’Avvocato, cosa prevede il DL Rilancio
È finito finalmente il tempo dell’attesa, di ogni praticante avvocato che per mesi ha vissuto nel limbo senza sapere cosa ne sarebbe stato del suo futuro, di quell’esame scritto sostenuto a dicembre 2019 o di quell’esame incerto che dovrebbe sostenersi a dicembre 2020.
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Sarebbe retorica dire che l’esame di stato per l’abilitazione alla professione forense è già un’esperienza unica quanto enigmatica, ancor di più si cadrebbe nel banale se si dicesse che il Covid – 19 ha complicato le cose. Ma cosa prevede il DL Rilancio che entrerà in vigore da lunedì 18 maggio, a proposito di questo esame? Già che se ne parli è una piacevole sorpresa, tranne poi scoprire che dell’esame di stato di abilitazione alla professione forense che dovrebbe tenersi nel prossimo dicembre 2020 non se ne fa menzione. Non si può prevedere con sicurezza l’ipotesi che si possa fare assembramento, ma il Governo ha ritenuto non ipotizzare (ancora) l’ipotesi che, ahi noi, la curva epidemiologica torni a salire e che quindi comporti nuovi periodi di isolamento e distanziamento. Così il DL Rilancio nulla dice sullo scritto del prossimo dicembre, per il quale le sorti sono rimandate ai prossimi mesi e se, forse per un’eccezione, lo scorso anno il bando per l’esame era già stato pubblicato a giugno, si pensa che anche quest’anno possa slittare ai mesi di agosto o settembre come abitualmente avviene. Quali sono invece le sorti di chi ha sostenuto l’esame a dicembre 2019? Per l’art. 240 – quater è prevista la correzione telematica. Quindi, laddove i commissari non possano vedersi fisicamente, le commissioni potranno riunirsi in videoconferenza per correggere gli elaborati da remoto. È prevista una modalità facoltativa: per procedere alla correzione telematica, la Sottocommissione dovrà richiedere apposita autorizzazione al Presidente della Commissione Centrale. In assenza di tale richiesta si potrà correggere, con i dovuti distanziamenti, anche di presenza. Effettuate le correzioni degli elaborati scritti, gli esami orali potranno svolgersi ,sempre su richiesta della Sottocommissione, in modalità mista. La modalità mista prevede la presenza del candidato in Corte d’Appello e del solo Presidente e Segretario, gli altri membri della Commissione saranno collegati in videoconferenza. Probabilmente ipotizzare in tempi brevi un ‘piano B’, non guasterebbe e agevolerebbe, almeno mentalmente e moralmente, la schiera di numerosi dottori in Giurisprudenza.
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