Giustizia. Sta per finire il rito della vacanza…
Ma riprenderà a funzionare qualcosa che non funziona??
In evidenza
Da domani 1 settembre la Giustizia, andata in vacanza durante il mese di agosto (sospensione feriale dei termini) ma di fatto tale da quando è stata ufficializzata la pandemia covid-19, dovrebbe tornare a pieno ritmo. Tralasciando le risate di sottofondo che la nostra affermazione (“pieno ritmo”) potrebbe provocare in molti addetti ai lavori e non solo, ora che abbiamo superato anche questo meccanismo medievale che prevede ci debba essere un mese all’anno di vacanza (fino a poco tempo fa era un mese e mezzo), che cosa accadrà? Lo si chieda ad un qualunque operatore (impiegato, magistrato, avvocato) e unanimemente ci si sentirà rispondere che occorre una riforma. Risposta che, a noi utenti, fa quantomeno venire un brivido: una riforma reclamata da chi dopo mesi e mesi di “chiusura” per la pandemia (non era la giustizia un servizio essenziale come i supermercati?) non ha avuto un minimo afflato di dignità per dire che forse la vacanza di agosto sarebbe stato quantomeno dequalificante agli occhi degli amministrati?
La questione è problematica. E lo diciamo perché da seguaci dei diritti e dei doveri, ci sentiamo di essere educati, speranzosi, positivi e impegnati in tutto quello che riguarda la gestione dello Stato. La voglia di “gettare la spugna” ci sfiora senza conseguenze solo perché, come associazione, con diversi avvocati pro-bono (volontari) che ci aiutano nella nostra politica di riduzione del danno per i cittadini utenti e consumatori, ci rendiamo conto che forse senza di noi la situazione potrebbe essere peggio per la quotidianità delle vittime.
Tre sono i pilastri su cui continuiamo il nostro impegno: garantismo, tempi rapidi, economicità.
Garantismo. Difficile col ministro giustizialista in carica *. Ma non conosciamo altri metodi per riaffermare che “la legge è uguale per tutti”.
Tempi rapidi. Crediamo sia solo questione di investimenti mirati più che di regole. Cioè assunzione di personale e ammodernamento delle strutture ed infrastrutture.
Economicità. Contributi unificati e, soprattutto, la giustizia amministrativa, sono il problema *** .
Bene, alla “ripartenza” del 1 settembre – non ce ne voglia nessun addetto ai lavori – ma ci è solo venuto in mente questa affermazione storica sulla nostra giustizia, proprio alla fine del mese di vacanza:
«… ciò che mi indigna, a parte la stregonesca, medievale iniquità del rito, è questa Giustizia in ferie come una rivendita di gelati, e questa spazzatura umana (tale è la considerazione del cittadino per certi giudici) lasciata a fermentare, nei bidoni di ferro delle carceri: piene di disperati, di non interrogati, di sventurati, e di, come me, innocenti… Fate qualcosa, ve ne prego».
(Enzo Tortora, carcere di Regina Coeli, Roma 30 agosto 1983).
* vedi la legge che ha promosso per l’allungamento dei tempi per la prescrizione
** qui un nostro specifico approfondimento:
https://www.aduc.it/articolo/giustizia+ingiustizia+urgente+investire+nell_31558.php
Altre Notizie della sezione
Separazione delle carriere e sorteggio Csm, come cambia la Costituzione
17 Gennaio 2025Da Montecitorio il primo dei quattro sì alla riforma del governo, nasce l’Alta Corte disciplinare.
Processo telematico Imprescindibile il “doppio binario”
17 Gennaio 2025Aiga: anche per gli avvocati per il deposito degli atti.
La svolta telematica del processo penale: cadenze triennali dei depositi online
17 Gennaio 2025L’effetto del decreto del ministro della Giustizia nr.206 del 27 dicembre 2024 è quello di costruire un processo penale telematico trifasico.