Il 24 giugno l’Ucpi in piazza a Roma per la separazione delle carriere
Intanto Azione e +Europa chiedono che riparta l'esame del pld in commissione Affari costituzionali alla Camera fermo da un anno in commissione
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Denunciare all’opinione pubblica il “mancato rispetto, da parte della Politica, della volontà dei cittadini trasfusa nella legge di iniziativa popolare sulla separazione delle carriere dei magistrati”, promossa dall’Unione delle Camere Penali. a oltre tre anni dal deposito. Ma anche segnalare “la totale inefficacia, per una vera riforma dell’ordinamento giudiziario e della magistratura, delle proposte contenute nel Ddl Bonafede e nell’elaborato della Commissione Luciani, costituita a tal fine dalla Ministra della Giustizia”. E’ per questo che i penalisti hanno promosso una manifestazione nazionale (in presenza)a Roma, il 24 giugno prossimo . “La unicità delle carriere dei magistrati del Pubblico Ministero e dei Giudici impedisce la piena realizzazione dei principi costituzionali del giusto processo ed in particolare della terzietà del giudice”, sostengono i penalisti , che ritengono necessaria l’approvazione della legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere, sottoscritta da 70mila cittadini, anche per “riconsegnare credibilità alla giurisdizione del nostro Paese, oggi fortemente compromessa nel sentire della pubblica opinione”
“Azione-Più Europa hanno chiesto formalmente al Presidente della Commissione Affari Costituzionali, Giuseppe Brescia, di riprendere l’iter di esame della proposta di legge costituzionale sulla ‘separazione delle carriere’ dei magistrati”. Lo dichiarano Enrico Costa, Riccardo Magi e Nunzio Angiola. Nella lettera indirizzata al Presidente Brescia, si evidenziano i passaggi che hanno portato all’attuale stallo, benché si tratti di una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane con la raccolta di 75mila firme. Il 27 luglio 2020 l’aula rinviò il provvedimento in Commissione e da allora non fu più esaminato. “Occorre considerare nel frattempo – scrivono i tre deputati – il cambiamento di Governo intervenuto e la diversa e più ampia maggioranza parlamentare che lo sostiene, la quale potrebbe esprimere orientamenti diversi rispetto a quelli emersi lo scorso luglio, specialmente alla luce dell’annuncio dei referendum in materia di giustizia. Nello specifico, tra i quesiti – spiegano i deputati di Azione e Più Europa- quello avente ad oggetto la ‘separazione delle funzioni’ è definito a sproposito come attinente alla ‘separazione delle carriere’, considerato che incide solo sulla legislazione ordinaria e solo con proposte di abrogazione. La proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare promossa dalle Camere Penali è quindi la strada maestra per separare le carriere dei Pm dai Giudici. Il fatto che, mentre nel Paese questo dibattito è molto acceso, alla Camera la discussione sia ferma da un anno rappresenta una grossa contraddizione. Il nostro auspicio è che il confronto si svolga in Parlamento, nella convinzione che il rispetto della volontà popolare dei cittadini ne imponga quantomeno un appropriato esame”, concludono..
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