La pace fiscale dà il via al deposito telematico anche in Cassazione
Rottamazione ter e deposito telematico: la Sezione tributaria della Corte di Cassazione già il 7 dicembre 2020 ha permesso il deposito via pec delle istanze di trattazione delle liti pendenti.
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Rottamazione ter e deposito telematico anche in Cassazione: le istanze di trattazione per le liti tributarie riferite al Decreto fiscale del 2018, già dal 7 dicembre 2020, potevano essere depositate anche via pec presso la cancelleria della V Sezione Tributaria della Suprema Corte.
Questo è quanto comunicato dall’avviso, del 7 dicembre 2020, diffuso dalla cancelleria della V Sezione e che ha aperto la strada al processo telematico dinanzi alla Corte.
Ci si riferisce al D. L. 119/2018 (Decreto fiscale) recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria” ovvero alla terza edizione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali impugnate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
L’istanza ex art. 6 comma 13, per le liti pendenti di fronte alla Corte, era quella che doveva essere presentata per richiedere la discussione in camera di consiglio entro, a pena di estinzione del processo, il 31 dicembre 2020.
In piena pandemia, vista l’oggettiva impossibilità del deposito cartaceo, la Cassazione ha dato la possibilità alla parte, al fine di evitare l’effetto estintivo, di presentare tale istanza tramite posta elettronica certificata.
Una concessione, questa, che ha di fatto aperto la strada al procedimento, seppur non estraneo a rallentamenti e battute d’arresto, di digitalizzazione del processo dinanzi alla Corte.
Rottamazione ter: la pace fiscale dà il via al deposito telematico anche in Cassazione
La procedura telematica era stata introdotta in via sperimentale dal 27 ottobre 2020, grazie al Protocollo di Intesa firmato il 15 ottobre 2021 da Ministero della Giustizia, Corte di Cassazione, Procura Generale della Corte di Cassazione, Avvocatura dello Stato, il CNF (Consiglio Nazionale Forense) e l’OCF (Organismo Congressuale Forense).
Si attendeva un Decreto del Ministero della Giustizia entro la fine di dicembre che avrebbe accertato la funzionalità dei servizi di comunicazione dei documenti informatici, per il successivo avvio a valore legale del Processo Civile Telematico in Cassazione entro il 15 gennaio 2021.
Il decreto in questione è stato emanato il 27 gennaio 2021 e poi pubblicato in Gazzetta il successivo 28 gennaio.
Tale sperimentazione, in realtà, avviene secondo un doppio binario, con depositi sia in via telematica e che in via cartacea, gli unici con valore legale, sino al 16 gennaio 2021, così come era stato riferito dal Ministero della Giustizia in occasione della sigla del Protocollo d’Intesa.
Deve seguire, poi, una seconda fase che prevede il deposito telematico facoltativo con valore legale per gli atti introduttivi, fino al 16 aprile 2021.
Infine, la terza fase, che attualmente è in programma dal 17 aprile 2021, vedrà obbligatorio il deposito telematico degli atti introduttivi di parte.
Sul punto, si riporta il Protocollo di Intesa del 27 ottobre 2020 sulla digitalizzazione del processo di fronte alla Suprema Corte in cui sono contenute, tra le altre, le istruzioni per l’invio degli atti ad opera dei difensori.
E ancora, il Protocollo di Intesa del 2 novembre 2020 che ha reso disponibile il format per l’invio degli atti telematici alle cancellerie della Corte di Cassazione.
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