Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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L’Avvocatura pronta a fare la propria parte su obiettivi Pnrr.

Bene le parole della presidente del Cnf Maria Masi

L’Avvocatura pronta a fare la propria parte su obiettivi Pnrr.

 “Le parole della Presidente del Cnf Maria Masi, che ha invitato tutte le componenti dell’amministrazione della Giustizia ad un’attiva partecipazione e a non essere semplici esecutori delle riforme, ci trovano concordi. La presenza del Presidente Mattarella, da sempre attento all’importanza della giurisdizione quale garanzia di tutela dei diritti e delle opportunità, è per l’Avvocatura motivo di orgoglio. L’Avvocatura è pronta a fare la sua parte nella difficile sfida prevista dal Pnrr di ridurre i tempi di decisione entro il 2026 del 40% nel civile e del 25% nel penale assumendo come base di partenza i dati del 2019”.

Così il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Giampaolo Di Marco, a margine dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso l’Auditorium del Maxxi.

“L’Associazione Nazionale Forense – continua Di Marco – crede che sia indispensabile che sia consentita all’Avvocatura una maggiore partecipazione all’attività organizzativa degli uffici giudiziari, dando seguito alle esperienze di buone prassi già esistenti in diversi Tribunali, con l’istituzione di cabine di regia per l’organizzazione dell’esercizio della giurisdizione con particolare riferimento alla gestione ed organizzazione degli Uffici del processo, che, così come altre esperienze quali “Osservatori della giustizia”, di “monitoraggio” ed i numerosi “protocolli”, siglati per la gestione delle udienze soprattutto nella recente fase pandemica, dimostrano la possibilità di fattiva collaborazione fra magistratura ed avvocatura.

“Anf auspica che nel 2023 si rimetta al centro del dibattito politico la giurisdizione e la risoluzione delle controversie, anche nelle forme alternative, in un rapporto complementare. E chi si rivedano le storture delle ultime riforme, alla prova dell’esperienza reale della loro applicazione” – conclude Di Marco.

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