L’IA approda nell’analisi forense
L’IA è sbarcata anche nel campo delle investigazioni digitali. Analizziamo lo stato dell’arte e come questa straordinaria tecnologia può essere utilissima in tale contesto.
Il supporto informatico è di fatto sempre più presente nelle indagini forensi, sia in termini di dispositivi hardware sia per quanto concerne i tool software in grado di coadiuvare, velocizzare e indirizzare chi si occupa di raccogliere e analizzare le prove digitali per l’uso in contesti legali. Non c’è quindi da sorprendersi se la tanto chiacchierata intelligenza artificiale si sta facendo largo anche nel campo delle indagini digitali; la capacità offerta da quest’ultima nell’elaborare grandi quantità di dati e individuare velocemente dei modelli di riferimento, dà la possibilità agli investigatori di individuare, senza trascurarli, anche i più piccoli dettagli che potrebbero essere fondamentali per risolvere un caso o come risposta a eventuali incidenti aziendali: attacchi ransomware, intrusione nei sistemi e nelle infrastrutture dell’azienda eccetera. La ricerca digitale diventa sempre più complicata con centinaia di nuovi dispositivi coinvolti e decine di formati diversi da interpretare e standardizzare: computer, pendrive, dispositivi mobili e IoT, NAS, server…
Ecco allora che non c’è da meravigliarsi se diverse aziende hanno iniziato a sviluppare e promuovere tool che, sfruttando le capacità dell’Intelligenza Artificiale, aiutano gli analisti forensi ad accelerare le operazioni di ricerca, eliminando velocemente le informazioni non rilevanti o ridondanti, permettendogli di concentrarsi sui dati più affini.
Il supporto informatico è di fatto sempre più presente nelle indagini forensi, sia in termini di dispositivi hardware sia per quanto concerne i tool software in grado di coadiuvare, velocizzare e indirizzare chi si occupa di raccogliere e analizzare le prove digitali per l’uso in contesti legali. Non c’è quindi da sorprendersi se la tanto chiacchierata intelligenza artificiale si sta facendo largo anche nel campo delle indagini digitali; la capacità offerta da quest’ultima nell’elaborare grandi quantità di dati e individuare velocemente dei modelli di riferimento, dà la possibilità agli investigatori di individuare, senza trascurarli, anche i più piccoli dettagli che potrebbero essere fondamentali per risolvere un caso o come risposta a eventuali incidenti aziendali: attacchi ransomware, intrusione nei sistemi e nelle infrastrutture dell’azienda eccetera. La ricerca digitale diventa sempre più complicata con centinaia di nuovi dispositivi coinvolti e decine di formati diversi da interpretare e standardizzare: computer, pendrive, dispositivi mobili e IoT, NAS, server…
Ecco allora che non c’è da meravigliarsi se diverse aziende hanno iniziato a sviluppare e promuovere tool che, sfruttando le capacità dell’Intelligenza Artificiale, aiutano gli analisti forensi ad accelerare le operazioni di ricerca, eliminando velocemente le informazioni non rilevanti o ridondanti, permettendogli di concentrarsi sui dati più affini.
L’NLP, combinando la linguistica computazionale con modelli statistici di machine learning e deep learning, permette anche di capire il pieno significato di un testo o parlato, compreso l’intento e il sentiment
Casi pratici di utilizzo dell’IA nell’analisi forense
Per un analista forense, analizzare foto e video presenti in uno smartphone moderno può essere un’operazione estremamente complessa e richiedere molto tempo. I dispositivi attuali sono in grado di immagazzinare decine di migliaia di elementi, e trovare specifiche informazioni in mezzo a tutto questo “mare” di dati può sembrare come cercare un ago in un pagliaio. Tuttavia, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo digitale-forense, questa attività può essere notevolmente semplificata. Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo dell’IA nell’analisi forense digitale è la capacità di analizzare migliaia di elementi in modo rapido ed efficiente. Gli algoritmi di intelligenza artificiale possono individuare specifici elementi, pattern e correlazioni che richiederebbero molto tempo se fossero cercati manualmente. Questi strumenti software, che sono già impiegati dalle grandi aziende tecnologiche come Meta, consentono di analizzare e validare milioni di dati ogni giorno.
Ad esempio, Meta deve costantemente controllare le foto e i video caricate sui suoi social network per evitare contenuti che rientrano in fenomeni come violenza e pornografia. Oltre all’elaborazione di foto e video, l’IA viene sempre più impiegata nell’elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing). Algoritmi specifici di intelligenza artificiale e analisi linguistica vengono addestrati per analizzare e comprendere il linguaggio naturale, consentendo di esaminare migliaia di e-mail, comunicazioni interne, post sui social network e query di navigazione web alla ricerca di contenuti specifici.
Altre Notizie della sezione
Prorogare le modalità di svolgimento dell’esame di stato per il 2025
10 Gennaio 2025Lo chiede l'Associazione Italiana Giovani Avvocati.
Giudici di pace al collasso.
10 Gennaio 2025L’allarme degli avvocati. Il Governo intanto riapre alcuni Tribunali soppressi.
Avvocati, solo 1 su 10 ha un reddito superiore a 2.000 euro al mese.
09 Gennaio 2025I costi della professione sono decisamente alti, aumentano le cancellazioni dalla Cassa forense e in molti abbandonano l'attività. Ecco cosa fare per risolvere il problema: «lo studio legale va gestito come una azienda», spiega l’esperto.