Meno avvocati nel Lazio ma i redditi ora crescono
Il rapporto di Cassa forense e Censis descrive per il Lazio una ripresa dei guadagni a fronte del calo degli iscritti. A Frosinone 1.127 legali (-1,5%) e una media di 28.731 euro dichiarati. A Cassino 1.454 (-3%) e 22.850 euro.

Nel 2023 diminuisce il numero degli avvocati iscritti alla Cassa forense, ma aumenta il reddito dichiarato. È quanto emerge, per il foro di Frosinone, dal rapporto sull’avvocatura del 2024 curato dalla Cassa forense e dal Censis. Ma l’andamento è comunque anche al resto del Lazio. Gli iscritti di Frosinone alla Cassa forense sono 1.127 di cui 551 donne e 576 uomini. In tutto il Lazio gli iscritti sono 33.200 di cui ben 25.089 solo a Roma. Tra gli altri ordini il maggior numero di iscritti è a Latina con 1.766 (793 donne e 973 uomini), quindi a Velletri con 1.566, Cassino con 1.454 (717 donne e 737 uomini). Infine, tra gli ordini oltre quota mille iscritti segue Frosinone. Questo, invece, l’andamento nel capoluogo ciociaro: al 31 dicembre 2015 gli iscritti erano 1.124, l’anno dopo 1.130, poi 1.138, 1.141 nel 2018, 1.145 nel 2019, 1.154 nel 2020 e 1.155 nel 2021 e 1.144 nel 2022.
Lo scorso anno i numeri dell’avvocatura erano più alti ovunque tra gli iscritti del distretto di Roma (33.487, tra cui 15.392 donne e 18.095 uomini) con una contrazione, in dodici mesi, dello 0,86%. Capitale esclusa, il foro con più iscritti era e rimane Latina con 1.813, poi Velletri con 1.593, Cassino con 1.500 (750 e 750) e Frosinone con 1.144 (558 donne e 586 uomini). Pertanto, Frosinone perde 17 iscritti (-1,48%), Cassino 46 (-3,06%), Velletri 27 (-1,69%) e Latina 47 (-2,59%). Se calano, pur in misura minima, i numeri degli iscritti alla Cassa forense, i redditi medi dichiarati, in questo caso nell’anno 2022, risultano in crescendo. Gli avvocati di Frosinone sono tornati e, anzi, hanno superato i livelli del 2017. In quell’anno dichiaravano 28.131 euro, nel 2022 sono passati a 28.731 euro. Dal 2017 in poi il dato era costantemente sceso, a 27.480 nel 2018, a 27.266 nel 2019, fino al minimo, complice la pandemia, di 25.149 nel 2020. Da allora c’è stato un recupero: 26.961 nel 2021 e, appunto, 28.731 nel 2020 con un più 6,6% negli ultimi due anni. E un più 14,29% rispetto ai livelli dell’era pandemica.
Nel distretto, la media dei redditi è di 55.192 euro. Si tratta di numeri in rialzo dal 2017 con la sola interruzione dovuta al Covid. Nell’ultimo anno i redditi degli avvocati laziali sono aumentati del 4,2%. Si tratta, di numeri fortemente condizionati dalle dichiarazioni dei legali capitolini che in media, per il 2022, sono a 64.061 euro per un più 3,2% dall’ultimo anno. All’opposto, i redditi più bassi sono quelli di Cassino con 22.850 euro, pur in una condizione di costante incremento dal 2017 in poi (pandemia esclusa). Nell’ultimo anno i professionisti iscritti a Cassino registrano un più 9,8%, mentre dal 2017 al 2022 sono a più 23,26%. Nell’ultimo anno, la crescita più marcata è a Tivoli con un più 15,1%. Mentre Latina, a quota 29.951 euro, segna un più 5,8% e conferma il sorpasso su Frosinone fatto registrare a partire dal 2018. Dal 2017, l’incremento a Latina è stato del 21,64% contro il 2,13% dei frusinati.
Il presidente dell’ordine degli avvocati di Frosinone Vincenzo Galassi commenta così i numeri dell’avvocatura. A cominciare dal leggero calo delle iscrizioni alla Cassa forense nell’ultimo anno. «Si è tornati su livelli fisiologici di un tempo – evidenzia Galassi – Una volta si diceva che si faceva “legge” e non giurisprudenza perché offriva più possibilità. Poi dagli anni ‘90 in poi, ad eccezione dei concorsi per la magistratura e il notariato, tutte le possibilità di partecipare ai concorsi pubblici sono state chiuse». E così, inevitabilmente, la quasi totalità dei laureati si è trovata a tentare la strada dell’avvocatura. «Oggi, invece, si sono riaperti i concorsi pubblici – prosegue l’avvocato Galassi – e molti li stanno facendo. E anzi, in questi giorni ci sarà un’altra infornata tra gli addetti del processo con le chiamate entro il 30 giugno per non perdere i fondi del Pnrr. Inoltre si è diversificata l’offerta. Tanti laureati ora partecipano ai concorsi per cancelliere, ufficiale giudiziario e negli enti pubblici».
Il presidente dell’ordine di Frosinone sottolinea poi un altro aspetto. «Già da anni e ricordo che se ne parlò in un vecchio congresso dell’avvocatura sono calate le iscrizioni a giurisprudenza e adesso se ne vedono gli effetti». Effetti che, al contrario di altre professioni, non sembrano esserci sul fronte dei pensionamenti. «Ricordo che con la pensione di vecchiaia i professionisti possono esercitare, mentre ne ho visti pochi, tra quelli che usufruiscono di quella d’anzianità, che hanno completamente smesso», evidenzia ancora Galassi.
Altre Notizie della sezione

Renata Accardi alla guida della Camera penale di Caltanissetta.
24 Febbraio 2025Raccoglie l’eredità dell’uscente Sergio Iacona.

Carriere separate per dare attuazione al giusto processo
24 Febbraio 2025La relazione del presidente della Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei conti, Tommaso Miele, all’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Carriere separate, braccio di ferro in Commissione.
24 Febbraio 2025Il neopresidente dell’Anm Cesare Parodi: «Difendiamo la Costituzione». Replica il presidente dei penalisti italiani, Francesco Petrelli: «Il Csm non può essere un cartello elettorale».