OCF. La voce dell'Avvocatura non è stata tenuta in grande considerazione.
Solo quattro avvocati puri nel decreto dei cinque gruppi di lavoro per l’attuazione della legge delega di riforma della giustizia penale.
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Si tratta indubbiamente di nomi di altissimo profilo da un punto di vista scientifico, si legge in una nota dell’Ocf, l’Organismo Congressuale Forense, voce istituzionale di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana, nelle quali tuttavia manca quasi del tutto la presenza di avvocati.
“Solo quattro colleghi avvocati puri sono stati chiamati a far parte delle commissioni – commenta Giovanni Malinconico, Coordinatore dell’Ocf – ai quali possiamo aggiungere alcuni docenti universitari che esercitano la professione. Ma certo possiamo dire che la voce dell’Avvocatura non è stata tenuta in grande considerazione”.
Ci si sarebbe aspettati una partecipazione più robusta del mondo forense, naturalmente insieme alla Magistratura e al mondo universitario, “per rappresentare compiutamente – commenta Malinconico – le esigenze e l’esperienza di chi vive di processi quotidianamente. Manca cioè quell’esperienza dell’aula che sola può dare alla riforma la capacità di calarsi nella realtà quotidiana del chiedere e ottenere Giustizia”.
L’Organismo Congressuale Forense monitorerà con attenzione i lavori dei gruppi di lavoro nello spirito di leale collaborazione che da sempre contraddistingue il suo impegno, come sempre senza fare sconti sulle criticità che dovessero essere riscontrate.
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