Per il Cnf, va rielaborato il corpo delle norme della giustizia tributaria
Troppi contenziosi a causa di interventi farraginosi e poco chiari
“Andrebbe rielaborato unitariamente e organicamente l’intero corpo delle norme tributarie, al fine di favorire la certezza dei comportamenti dei contribuenti e degli uffici nelle attività di verifica e accertamento”. Lo afferma la presidente facente funzioni del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi, intervenendo all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario al Senato.
Masi indica come “uno dei principali problemi che contribuisce all’aumento del contenzioso tributario” la “farraginosità, eterogeneità e poca chiarezza degli interventi legislativi in materia che si susseguono da decenni, senza una visione a lungo termine degli effetti voluti”. La presidente riconosce che i dati sono “incoraggianti” sul contenzioso tributario di merito ed “evidenziano che gli istituti introdotti negli ultimi anni volti a deflazionare il contenzioso di merito hanno dato i loro frutti e di tale efficienza ha tratto beneficio il rapporto fisco-contribuente”.
Ma ricorda che non si può dire altrettanto delle pendenze dinnanzi alla corte di cassazione dove “le pendenze della sezione tributaria rappresentano circa il 40% delle pendenze totali”. Tra le proposte di Masi c’è quella di “intervenire sulla disciplina del processo per creare un giudice tributario professionalmente qualificato che risponda pienamente ai requisiti di indipendenza, imparzialità e terzialità” con un rafforzamento dell’organo di autogoverno e un percorso analogo a quello dei Tar.
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