Prima assemblea pubblica del movimento 19 aprile: il report
Vi hanno preso parte 50 avvocati da ogni parte d’Italia.
In evidenza
L’assemblea ha avuto inizio alle ore 20 ed è terminata alle ore 22 circa.
La discussione è stata ampia, plurale ed equilibrata, ed è partita da un consuntivo della manifestazione contro Cassa Forense tenutasi a Roma il 19 aprile scorso, per poi passare alle nuove azioni, di lotta e di strutturazione del Movimento, che si porranno in essere in futuro.
Il consuntivo della manifestazione è stato ritenuto da tutti e tutte le partecipanti assolutamente positivo. Dopo il sit. in una delegazione di nove persone (sei avvocate e tre avvocati, una novità assoluta anche questa, considerando l’assetto patriarcale anche della politica forense) è stata ricevuta dal presidente di Cassa Forense alla presenza di alcuni componenti del Consiglio di amministrazione dell’ente. Nel corso del confronto abbiamo inteso che Cassa potrebbe riformulare il testo della riforma previdenziale muovendosi nella direzione indicata dalla nostra piattaforma almeno su tre punti: il passaggio per tutte e tutti al sistema contributivo a far data dall’approvazione della riforma (con l’abbattimento del privilegio che il testo non approvato dai Ministeri vigilanti avrebbe voluto conservare ai vecchi iscritti; l’innalzamento dell’integrazione al minimo della pensione (che la riforma bocciata avrebbe voluto invece ridurre); e pare che vi sia concreta disponibilità ad un disponibilità ad un incremento del riconoscimento del tempo di anzianità pensionistica per i nuov3 iscritt3 che pagano la contribuzione minima ridotta alla metà.
Ciò riferito all’inizio della riunione, si è passat3 agli argomenti successivi.
Quanto alla strutturazione del Movimento sui territori, avviata subito dopo il sit in, i referenti catanesi e veneti hanno dato atto delle riunioni organizzate in presenza sui loro rispettivi territori, con una buona crescita in loco del numero degli attivisti e delle attiviste intenzionate a proseguire il percorso con il Movimento 19 Aprile.
Per favorire la nascita di gruppi locali di attivisti e attiviste, e per accrescere la conoscenza da parte della classe forense dei meccanismi previdenziali e delle problematiche relative, si è deciso di organizzare, sulla questione previdenziale e a partire dal mese di giugno, convegni in presenza in tutti i fori d’Italia, se possibile con riconoscimento di crediti formativi.
Per sostenere i colleghi che, a seguito di mancati pagamenti delle rate previdenziali, si siano visti recapitare cartelle esattoriali, si è ravvisata la volontà comune di dare vita ad un pool di sostegno composto da avvocate e avvocati tributaristi in grado di predisporre, laddove ve ne siano i presupposti, i relativi ricorsi.
Il Movimento comincia dunque a prendere forma. Per favorire la crescita di questo gruppo trasversale e democratico, si è deciso di dotarsi di un ufficio per la comunicazione, con predisposizione di un logo del Movimento
Per il prosieguo, si è deciso di immaginare un appuntamento quindicinale con le pubbliche assemblee online del Movimento. Dalla prossima le assemblee diverranno tematiche, e affronteranno specifici argomenti previdenziali.
Parimenti, in relazione alla mancanza di trasparenza delle operazioni di Cassa Forense di cui alla piattaforma rivendicativa del Movimento, si è stabilito di dare vita ad un altro gruppo di colleghi e colleghe che si occuperà di predisporre ed inoltrare per il Movimento le richieste di accesso agli atti di volta in volta necessarie.
Restiamo, chiaramente, in attesa di conoscere il testo della nuova riforma in fase di elaborazione da Cassa Forense.
È chiaro che il cammino è ancora lungo.
Abbiamo dato dimostrazione che senza soldi e senza santi in paradiso si può fare molto: e che più saremo ad organizzarci, più saremo a partecipare, più il nostro peso politico e contrattuale aumenterà.
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