Riforma Giustizia Tributaria
Audizione dell’Anc presso le commissioni riunite di Giustizia e Finanze del Senato
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Si è svolta ieri pomeriggio l’audizione, nella modalità da remoto, dell’Associazione Nazionale Commercialisti dinanzi alle Commissioni riunite di Giustizia e Finanze del Senato sul tema della riforma della giustizia tributaria.
“Una riforma profonda, complessiva ed organica, del sistema che regola il funzionamento della giustizia tributaria nel nostro Paese è diventata una esigenza non più procrastinabile – sostiene Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – e questo a beneficio dell’intero sistema e di tutte le parti coinvolte. La centralità della Giustizia Tributaria è determinante per il corretto rapporto Cittadino – Stato, ultimo baluardo di equità rispetto all’attuale situazione che vede oggettivamente una prevalenza delle prerogative della Pubblica Amministrazione”.
È quindi con soddisfazione che Anc ha accolto la possibilità di essere oggi ascoltata sul tema e di poter formulare le sue proposte per contribuire a superare alcune delle criticità esistenti e migliorare il sistema nel suo complesso.
Questi i punti salienti interessati dalle proposte presentate dall’Associazione:
- Garanzia dei principi di imparzialità, terzietà e indipendenza degli Organi giudicanti, in ossequio al comma secondo dell’art. 111 della Costituzione attraverso il Superamento della dipendenza della struttura organizzativa delle Commissioni Tributarie dal Ministero delle Finanze, prevedendo che l’organizzazione, la gestione dei giudici tributari e delle relative segreterie (cancellerie) siano affidate esclusivamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
- Presenza imprescindibile di un collegio giudicante, qualunque sia il valore della controversia e per qualunque grado di giudizio.
- Ricorso alla mediazione tributaria, presso un organo terzo ed indipendente, che preveda un collegio di mediazione composta da un giudice, da un rappresentante della pubblica amministrazione e da un professionista, mutuando il suo assetto procedurale dalla mediazione civile.
- Professionalità e specializzazione in materia tributaria da parte dei giudici tributari, che dovranno accedere alla carica attraverso un concorso pubblico per esami, svolgere l’attività sotto forma di rapporto di lavoro dipendente a tempo pieno, essere assoggettati a specifica formazione professionale obbligatoria, avendo riconosciuta adeguata remunerazione.
- Professionalità del difensore a garanzia del contribuente, riservando il patrocinio, in ambito fiscale-tributario, a professionisti qualificati, dalla provata preparazione e specializzazione, quali gli iscritti agli Ordini del comparto economico-giuridico-contabile, a tutela del contribuente. A quest’ultimi si chiede sia riconosciuta la possibilità di esercitare il patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione.
- Certezza dei tempi di deposito delle sentenze da parte dei giudici, prevedendo che il termine sia fissato nei 30 giorni dall’udienza quale termine perentorio, pena l’applicazione di sanzioni e provvedimenti, e non quale termine ordinatorio come attualmente previsto.
- Maggiori investimenti in strutture, tecnologie e in risorse umane per migliorare l’efficienza del lavoro svolto dalle attuali segreterie, future cancellerie.
“Il nostro auspicio – conclude il Presidente Cuchel – è che su tutti questi punti che sono evidentemente cruciali per una vera riforma ci siano molte altre occasioni di confronto e di coinvolgimento dei professionisti nel percorso attraverso il quale il Paese dovrà riuscire a dare un nuovo assetto al sistema della giustizia tributaria
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