Sull’intelligenza artificiale occorre fare sistema
Ocf chiede di creare regole condivise da cui non poter fuoriuscire
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Si è tenuto ieri nella Sala “Caduti di Nassirya” del Senato della Repubblica a Roma il convegno dal titolo: “Le prospettive dell’IA nella società e nel diritto. Un confronto tra OCF e Politica” organizzato dall’ Ocf su iniziativa del Sen. Marco Lombardo, Segretario della Commissione permanente Politiche della UE. Un convegno che intende promuovere una comprensione più approfondita delle implicazioni etiche, giuridiche e sociali legate all’adozione dell’IA generativa in ambito giuridico.
“L’economia degli algoritmi, il machine learning e l’IA generativa stanno modificando lavori a bassa intensità di manodopera e ad alto contenuto cognitivo” dichiara Lombardo. “Per questo l’Ia generativa avrà un ruolo sempre più importante nei contesti giuridici e sociali. Il mondo delle professioni cambierà nei prossimi anni ed è strategico che le rappresentanze del mondo forense e della politica si confrontino, promuovendo un dibattito pubblico serio sulle tante opportunità dell’utilizzo dell’AI generativa sull’analisi predittiva dei dati legali per supportare avvocati e magistrati nei processi decisionali, ma anche sui rischi di un uso improprio dell’AI generativa in ambito processuale”.
Per Massimo Capitanio (Commissario Agcom) “Con le nuove regole Ue, saranno vietati i sistemi di IA che rappresentano un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone. Un esempio è quello che classifica le persone in base al loro comportamento sociale o alle loro caratteristiche personali. Saranno inoltre banditi i sistemi di IA che potrebbero essere utilizzati in modo intrusivo e discriminatorio, quali ad esempio quelli di identificazione biometrica remota in tempo reale in luoghi pubblici accessibili al pubblico, oppure quelli utilizzati “a posteriori” senza previa autorizzazione giudiziaria, a meno che non sia strettamente necessario per investigare un reato grave specifico”. Verranno inoltre introdotti obblighi per i provider di sistemi di IA generativa, tra cui quello legato alla trasparenza”.
Per la giurista internazionale Alessandra Rossi (Chief Technical Advisor UNDP) “l’UNDP, riconoscendone le potenzialità e i rischi, ha adottato con cautela alcune delle migliori proposte offerte dall’IA in conformità con la nostra Strategia Digitale. Stiamo lavorando per ottimizzare l’uso dell’IA per far progredire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), cercando di affrontare le insidie reali. L’IA etica e responsabile è un acceleratore per lo sviluppo sostenibile, può far progredire la democrazia e i diritti umani facilitando l’impegno civico e la partecipazione politica. Può aiutare anche a prevenire l’inquinamento delle informazioni e svolgere un ruolo importante nel rafforzare la coesione sociale”.
Nel suo intervento l’Avv. Alessandra Dalla Bona, Membro dell’Uffico di Coordinamento dell’Ocf, spiega che “i sistemi di IA non possono non garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la loro non discriminazione: la qualità e la sicurezza dei dati ed il loro costante aggiornamento, la trasparenza, l’imparzialità, l’equità del loro trattamento, il controllo da parte dell’utilizzatore professionale adeguatamente formato in grado di verificare le banche dati ed i percorsi di elaborazione. Infine l’IA non può prescindere dalla salvaguardia del ruolo dell’Avv. nella giurisdizione e l’ autonomia e l’indipendenza della sua funzione”.
“Quando ci interroghiamo sulle nuove tecnologie di IA – afferma la Prof.Marta Bertolaso (ordinario di Logica e Filosofia della Scienza-Università Campus Bio-Medico di Roma)- dobbiamo ricordare che abbiamo a che fare con sistemi intelligenti fatti di persone e di macchine. La complessità di questi sistemi richiede una diversa formulazione delle domande sulla sostenibilità dell’innovazione tecnologica e sui possibili scenari per una società sostenibile. E’ necessario approfondire l’Umanesimo Tecnologico per generare fiducia e assunzione di responsabilità di fronte alle sfide che le tecnologie contemporanee ci pongono”.
L’Avv. Antonino La Lumia (Tesoriere OCF e Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano) ha illustrato l’esperienza di “Talk to the Future” e le iniziative in tema di IA in corso di realizzazione dall’Ordine di Milano. “Occorre fare sistema, mettendo insieme le forze migliori per trovare le soluzioni. Come OCF stiamo portando avanti possibili strategie di intervento. L’Intelligenza Artificiale applicata alla giustizia è al centro del percorso istituzionale per l’avvocatura, non solo per il suo utilizzo ma anche e per la sua regolamentazione, sfida cruciale in tutto il mondo in questo momento. Sicurezza, etica, profilo del rischio, tutela della privacy: questi i temi al centro del dibattito”. Infine, l’Avv. Mario Scialla, Coordinatore Ocf, conclude che “sull’ intelligenza artificiale bisogna procedere senza pregiudizi ma con prudenza, perché come avvocati siamo depositari della tutela dei diritti dei cittadini che non hanno altro schermo se non quello che offriamo noi e le istituzioni. Va inoltre assicurata un’ adeguata protezione sociale soprattutto verso le persone più vulnerabili, perché l’IA deve essere una rivoluzione democratica a beneficio di tutti”.
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