Tribunale di Ischia, il 10 settembre il summit tra avvocati e Ministero
Il presidente del Tribunale Elisabetta Garzo, gli avvocati Gianpaolo Buono e Antonio Tafuri incontreranno il Capo Dipartimento per affrontare i problemi della sede giudiziaria di Ischia, in una riunione preparatoria per un successivo vertice con il Ministro
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Il lungo lavoro degli ultimi mesi inizia a dare i suoi frutti. Come era stato preannunciato dallo stesso presidente dell’Assoforense, avvocato Gianpaolo Buono, in una intervista concessa a Il Golfo lo scorso luglio, è stato fissato l’incontro al Ministero della Giustizia. La comunicazione ufficiale è arrivata nella tarda serata di venerdì, e la riunione fissata il 10 settembre alle ore 15.00 sarà dedicata esclusivamente alle problematiche della Sezione distaccata di Ischia del Tribunale. La fissazione della riunione è frutto di un attento lavoro sinergico con la Presidente del Tribunale di Napoli, dottoressa Elisabetta Garzo, che si recherà a Roma insieme all’avvocato Buono e al presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli, avvocato Tafuri. Tra i temi oggetto di discussione anche il bando di concorso per designare un funzionario apicale dell’Ufficio del Giudice di Pace, ruolo rimasto vacante dal 2017.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assoforense, per un risultato che arriva dopo un’estate caratterizzata da numerosi incontri istituzionali con vari esponenti del Governo, dal Ministero della Difesa a quello dell’Università, e con altri referenti politici. Un risultato che non è fuori luogo definire “storico”, in quanto per la prima volta un incontro istituzionale di tale livello reca come oggetto specifico le problematiche della sede giudiziaria di Ischia, mentre in passato si era sempre parlato degli uffici giudiziari minori in genere, senza ulteriori specificazioni.
«Ringraziamo innanzitutto la presidente Elisabetta Garzo per lo spirito di abnegazione che sta dimostrando nella causa che stiamo combattendo per la risoluzione dei problemi che affliggono la sede giudiziaria di Ischia», ha dichiarato il presidente dell’Assoforense Gianpaolo Buono, riferendosi all’impegno che la dottoressa sta profondendo a fianco dell’avvocatura isolana. È la prima volta che un Presidente del Tribunale scende in campo per supportare in maniera così diretta e partecipe l’esigenza di evitare la soppressione della Sezione distaccata di Ischia e la necessità per la comunità isolana di ottenere la sua stabilizzazione. Alcuni lettori ricorderanno che a maggio la dottoressa Garzo volle visitare personalmente il palazzo di giustizia di Ischia, per rendersi conto personalmente della situazione.
«Siamo moderatamente soddisfatti – ha aggiunto il presidente dell’Assoforense isolana, Gianpaolo Buono – perché saremo in condizioni di esporre al Capo Dipartimento le criticità del nostro Ufficio giudiziario e di individuare le possibili soluzioni, con l’obiettivo di rinfoltire il personale e di stabilizzare la sezione». Un obiettivo politico, quest’ultimo, che verrà esposto anche in un successivo incontro col Ministro Bonafede. Sembra infatti che la riunione della prossima settimana sia prodromica a un ulteriore vertice col titolare del ministero. Dunque, inizia in maniera costruttiva un autunno forse decisivo per le sorti della giustizia isolana: agli annosi problemi che da anni frenano fin quasi a bloccarla la macchina giudiziaria locale, quest’anno la pandemia si è aggiunta con le note criticità relative alle udienze in presenza. Un colpo durissimo per i due uffici giudiziari, Tribunale e Giudice di Pace, alle prese con la costante mancanza di dirigenti e funzionari, e coi conseguenti incredibili ritardi nella pubblicazione dei provvedimenti giudiziari. Durante l’assemblea dell’Assoforense dello scorso giugno l’avvocatura locale fu molto chiara, col presidente Buono che definì l’attuale contesto come quello di un graduale lento degrado. «L’alternativa della giustizia locale – dichiarò il Presidente – è quella perire o di risollevarsi. Se non si scioglieranno i nodi più critici, sarà d’obbligo interrogarsi sul destino della Sezione distaccata». Il Tribunale di Napoli e gli avvocati sono riusciti a portare la questione sul tavolo politico: e dalla politica dovranno arrivare le risposte tanto attese.
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