Tribunale Milano. Al via i sierologici per il personale
Ma i sindacati sono sul piede di guerra
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Ancora caos Covid in tribunale. Mentre la procura si è organizzata per sottoporre al test sierologico tutti i dipendenti, i rappresentanti sindacali sono sul piede di guerra e chiedono una riduzione delle attività. Domani e giovedì, tutti coloro che lavorano in procura potranno fare, direttamente a piazzale Clodio, il test sierologico. Magistrati togati e onorari, personale amministrativo e ufficiali di polizia giudiziaria: chiunque vorrà potrà verificare se ha gli anticorpi del Covid-19. E, in caso positivo, decidere di sottoporsi al tampone.
Ma la tensione nel tribunale più grande d’Europa è alta: le Rsu sono pronte a proclamare lo “stato di agitazione ed azioni collettive a difesa della salute dei lavoratori”. I sindacati unitari hanno inviato una lettera al ministro della giustizia, e al presidente del tribunale capitolino, per chiedere di “emanare, con immediatezza e senza indugio, disposizioni volte a ridurre l’attività giudiziaria ivi compresa la celebrazione delle udienze penali e civili, al fine di concedere in modo più ampio possibile il lavoro agile, con riferimento al numero di giorni settimanali per ciascun lavoratore”.
Nel documento si spiega che “l’andamento dell’epidemia sta avendo una crescita preoccupante” e che l’incontro con il presidente ed il dirigente del Tribunale di Roma “ha avuto un esito deludente, poiché si intende concedere il lavoro agile per un numero di giorni assolutamente esiguo (1-2gg alla settimana e solo per le categorie fragili) e inaccettabile, rispetto alle esigenze di tutela della salute dei lavoratori, privilegiando l’attività giudiziaria, che se non subirà un rallentamento causerà il collasso delle cancellerie, essendo la carenza di organico di oltre 400 unità”.
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