A Milano Schlein vede le imprese.
Dall'ambiente imprenditoriale milanese emerge la necessità di una maggiore attenzione agli investimenti delle imprese italiane e a come attrarre gli investitori stranieri.
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Nella sua trasferta milanese, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha tenuto un incontro con il mondo delle aziende. Un confronto a porte chiuse, che fino all’ultimo momento il Pd ha tenuto blindato, dal quale, però, emergono le richieste che gli imprenditori hanno messo sul tavolo della segreteria. Sono almeno quattro e partono, si apprende da chi ha partecipato all’incontro, dalla forte preoccupazione per l’Italia e l’Europa. A scatenare il timore del mondo produttivo è, in particolare, la perdita di competitività, mista a un deficit di produttività e a problemi sulla regolazione. Gli imprenditori hanno condiviso con la segretaria dem lo stupore che li ha colti quando hanno letto il Piano strutturale di bilancio del governo: i numeri delle previsioni di crescita, trapela dall’incontro, sono troppo bassi. Un punto, questo, su cui la segretaria dem non ha potuto che annuire.
Costretti a produrre in un mondo in preda a sconvolgimenti repentini, gli imprenditori hanno evidenziato la necessità di concentrarsi non solo sul presente, ma anche sul futuro. In particolare sui problemi di lungo e medio periodo e su quella che alcuni dei partecipanti hanno definito “una strategia per la crescita sostenibile e l’equità sociale”. Il punto più dolente per la segretara dem, preda, in questi giorni dei litigi interni al suo campo largo, riguarda le connessioni tra economia e politica. Gli imprenditori, infatti, hanno chiesto con forza che i nodi strategici che riguardano l’economia non restino in balìa della polarizzazione politica. E che alcune battaglie, come quella in Europa sugli investimenti comuni, siano condivise in maniera bipartisan. O, quantomeno, non siano oggetto delle diatribe partitiche. Dall’ambiente imprenditoriale milanese, inoltre, emerge la richiesta di una maggiore attenzione agli investimenti delle imprese italiane e a come attrarre gli investitori stranieri. A patto, però, che portino innovazione tecnologica e posti di lavoro.
Proposte, queste, che sulle quali Schlein dovrà lavorare, soprattutto in prospettiva futura, per offrire agli imprenditori la strategia economica del Pd. Una strategia che, ad oggi, è apparsa piuttosto ondivaga ma che, come ha spiegato ad HuffPost qualche giorno fa il responsabile economico dem Antonio Misiani, sarà sul solco dell’agenda Draghi. E che, proprio per questo, accontenterà solo una parte del campo largo. Instabile ora come non mai.
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