Campo largo addio.
Conte: “In Piemonte fuga in avanti del Pd, M5s sceglierà suo candidato” e in Basilicata Calenda andrà con Bardi.
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A sinistra volano gli stracci. In Piemonte il Movimento Cinque Stelle e il Partito democratico si presenteranno separati, dopo l’annuncio dei dem di voler candidare l’assessora torinese Gianna Pentenero. “Questo non significa che il Pd diventa nostro nemico, diventa nostro concorrente. Abbiamo sempre un orizzonte di dialogo con le forze progressiste se si predispongono al dialogo e mettono al centro la buona politica, i progetti, i programmi, gli obiettivi da raggiungere e poi le persone, i candidati affidabile”, precisa ora in un diretta social Giuseppe Conte, precisando che i pentastellati sceglieranno a breve un loro candidato autonomo per la Regione.
E parla di una “fuga in avanti” da parte del partito di Elly Schlein: “Noi abbiamo lavorato on il Pd con generosità sui contenuti, senza mai pretermettere indicazioni sui candidati. Abbiamo avuto difficoltà oggettive anche perché c’è una giunta comunale a Torino che sta andando in direzione opposta a quella precedente guidata dalla nostra Chiara Appendino. Ora il Pd ha avuto una fuga in avanti designando una candidata: ne prendiamo atto, il M5S procederà a designare un proprio candidato o una propria candidata”.
Sulla situazione in Basilicata – dove dopo diverse giravolte il campo largo si è ricompattato su un candidato unitario, che sarà Piero Marrese – il presidente M5s risponde a Carlo Calenda, leader di Azione, che lo aveva accusato di mettere veti sulle alleanze, per poi annunciare il sostegno al candidato del centrodestra, Vito Bardi. “Dico a Calenda: come si fa a pensare di entrare in coalizione con forze progressiste quando dichiari che vuoi distruggere il M5s, prenderlo a calci, farlo fuori dal sistema politico? Come si fa a fare politica se vuoi distruggere? Ma non ti accorgi che è il tuo stesso modo di fare politica quello che tu condannavi? Cosa vuoi veramente? Aumentare l’astensionismo? Noi a questo modo di fare politica non ci associamo”. Per poi concludere: “Prima si trovano i progetti, e poi i candidati più seri. Si può in Basilicata essere indifferenti al problema delle trivellazioni? Si può andare insieme con Calenda che vuole farle?”.
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