Come cambiano linguaggi e progetti della Schlein.
Segnali di metamorfosi: le aperture a Renzi, l’antimelonismo non più esclusivo, attenzione a investimenti e piani industriali europei. Finora sono solo slogan, ma indicano che la fase movimentista apre a una fase mirata al governo nel ’27.
In evidenza

È proprio un’altra Elly Schlein. Nella mimica televisiva è la stessa di prima – sorridente e stentorea, indice sempre puntato – ma da una settimana la giovane segretaria del Pd sta cambiando sensibilmente linguaggio, sta usando concetti politici inimmaginabili soltanto un mese fa ed è arrivata persino a dispensare – non attenzioni, ma gentilezze – nei confronti di Matteo Renzi, considerato un “mostro” da gran parte del popolo schleiniano. Una metamorfosi che muove da una ragione semplicissima: per 16 mesi la mission di Schlein è stata quella di motivare, o rimotivare, gli elettori di sinistra a votare Pd, allo scopo di restare – ella stessa – in sella ma, dopo l’avanzata Dem alle Europee, la segretaria sta accarezzando la suggestione di un nuovo ruolo: la federatrice-capo di tutte le opposizioni, con l’idea di prendere un voto in più del centro-destra nella fatidica sfida delle prossime elezioni Politiche.
E per farlo – e qui sta la sorpresa – Schlein sta dicendo cose sinora inaudite dalla sua cristallina voce di oppositrice spesso settaria. In una dichiarazione passata inosservata, è arrivata ad affermare: “Per noi sarebbe più che funzionale la presenza di un ‘centro’ e non di tanti ‘centri’. Ho parlato sia con Calenda, sia con Renzi, che in realtà ha un afflato unitario, lui ha capito. Calenda purtroppo no, è meno politico”.
Schlein-1, quella della stagione radicale, ripeteva: “Uniti si vince!”, mai e poi mai si sarebbe spinta ad elogiare l’“uomo nero”. E lo stesso approccio meno hard affiora su tante questioni. Il successo del Nuovo Fronte Popolare in Francia, sulla “rete” fonte di innamoramenti collettivi? A caldo quel voto è stato salutato da Schlein con pathos, salvo poi correggere sensibilmente in una intervista al Corriere della sera: “Un voto fondamentale, ma non dobbiamo essere alla ricerca di modelli”. E l’alternativa alle destre? “Una alternativa per e non contro”. Di per sé ovviamente non significa nulla – d’altra parte gli slogan secchi e ripetuti sono una specialità della casa – e tuttavia anche un’espressione semplice ma in positivo qualcosa vuole dire. Tanto è vero che proprio il Corriere della sera finisce per titolare quella intervista con un tema davvero inedito per Schlein: “Le priorità sono investimenti comuni e piano industriale in Europa”.
Durerà? Certo, la cultura di Schlein è movimentista. Certo, l’apologetica tipica dei partiti di questa stagione tende a respingere l’idea delle “svolte” provando ad accreditare l’idea di leader monolitici, politicamente ed emotivamente. E tuttavia le novità ci sono, per ora sono in gran parte slogan ma sono diversi dai precedenti e indicano la metamorfosi in corso: Elly Schlein, da leader di lotta a leader di lotta per il governo futuro.
Di Fabio Martini per Huffpost
Altre Notizie della sezione

Un Giuseppi è per sempre
21 Febbraio 2025Nel 2019 un Tweet d’Oltreoceano fu decisivo nello spianare la strada alla permanenza a Palazzo Chigi dell’Avvocato del popolo, con una dichiarazione d’amorosi sensi firmata dal presidente Usa. Che ora Conte “ricambia” con una nuova postura filotrumpiana.

Trump allontana M5s e Pd, difficile una piazza unitaria del centrosinistra
20 Febbraio 2025Schlein parla con Conte e Avs, forse a giorni riunione della direzione Pd.

Opposizioni in piazza.
19 Febbraio 2025L'una contro l'altra Fuga in avanti di Conte, che annuncia una manifestazione per la pace (e doveva essere sull’economia). Il Pd spiazzato, Verdi e Sinistra si arrabbiano. E rilanciano per far male ai Cinque stelle (e pure al Pd).