Anno: XXVI - Numero 36    
Giovedì 20 Febbraio 2025 ore 15:00
Resta aggiornato:

Home » Il trappolone del monologo Scurati.

Il trappolone del monologo Scurati.

Non so come e perché sia stato impedito a uno scrittore dichiaratamente di parte, Antonio Scurati, di dire la sua sulla Resistenza con inevitabili sbavature di politica attuale, allo scopo evidente di criticare il pensiero e l’opera del Presidente del Consiglio.

Il trappolone del monologo Scurati.

Un monologo talmente intriso di polemica nei confronti di Giorgia Meloni e della sua parte politica che sarebbe passato quasi inosservato nel turbinio del dibattito politico che di quegli argomenti si avvale quasi quotidianamente.

Invece, oggi, alla vigilia di importanti elezioni, regionali ed europee, le sinistre hanno fruito di un assist insperato, anche se inevitabilmente in vista del 25 aprile, ricorrenza della Liberazione nazionale, più di qualcuno sarebbe tornato a rimproverare Giorgia Meloni di non proclamarsi “antifascista”. E così a viale Mazzini qualcuno, probabilmente per eccesso di zelo filogovernativo, ha provocato il caso, qualcuno, certamente inadatto al ruolo, ha fatto del giornalista scrittore una vittima da gettare tra le gambe degli italiani e degli elettori. Un caso creato dal nulla perché, ne sono certo, se l’avessero ascoltato coloro che seguono la trasmissione “Che sarà”, condotta da Serena Bortone, alla quale era destinato, si sarebbero presto accorti che lo scrittore non avrebbe detto niente di più di quello che, dal 1945, ci racconta la vulgata resistenziale di ispirazione social comunista. Che ovviamente va condivisa sul tema di fondo del fascismo liberticida, mentre dubito che avrebbe conquistato qualche elettore alle sinistre di Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni, quotidiani detrattori dell’opera del Presidente del Consiglio e della sua maggioranza.

Ha fatto bene, dunque, Giorgia Meloni a pubblicare sul suo profilo Facebook il testo, per togliere ogni pretesto al “martire” ed ai suoi fans, e per consentire a ciascuno di giudicare liberamente dalla prosa scuratiana le ragioni “politiche” attuali del significato della festività.

Un risultato, tuttavia, mi auguro la vicenda porti con sé, quello di far comprendere che non si gestisce il potere piazzando qua e là amici, compagni di scuola e parenti, certamente fedeli, se non è anche accertata anche la competenza professionale nello specifico ruolo, avendo anche la capacità politica d’intendere gli effetti di una comunicazione intrisa di quotidiane, ripetitive affermazioni che sembrano ispirate a veline predisposte altrove e frettolosamente imparate a memoria. Sempre con le stesse parole, di giorno in giorno, con esaltazione di risultati in forma mielosa ma evidentemente ritenuta idonea a conquistare nuovi consensi.

L’esperienza dell’informazione politica ci dice, invece, che il troppo stroppia, come hanno imparato presto leader politici dalla parola facile, da Amintore Fanfani a Silvio Berlusconi.

Salvatore Sfrecola già Presidente di Sezione della Corte dei conti

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Un Giuseppi è per sempre

Un Giuseppi è per sempre

21 Febbraio 2025

Nel 2019 un Tweet d’Oltreoceano fu decisivo nello spianare la strada alla permanenza a Palazzo Chigi dell’Avvocato del popolo, con una dichiarazione d’amorosi sensi firmata dal presidente Usa. Che ora Conte “ricambia” con una nuova postura filotrumpiana.

Opposizioni in piazza.

Opposizioni in piazza.

19 Febbraio 2025

L'una contro l'altra Fuga in avanti di Conte, che annuncia una manifestazione per la pace (e doveva essere sull’economia). Il Pd spiazzato, Verdi e Sinistra si arrabbiano. E rilanciano per far male ai Cinque stelle (e pure al Pd).

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.