Anno: XXV - Numero 220    
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La maggioranza è in crisi? Tutti i motivi di litigio tra le forze politiche al potere in Italia

Forza Italia e Lega ormai fanno a gara a chi...arriva secondo dietro Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Anche se.si fa sempre più chiaro lo spettro di Draghi.

La maggioranza è in crisi? Tutti i motivi di litigio tra le forze politiche al potere in Italia

La Lega si dia una calmata, Salvini fa il ‘paraculetto. A sbottare dopo il teatrino di mercoledì in Senato sul canone Rai è Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vicecapogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, parla delle ultime tensioni nel governo e nella maggioranza soprattutto con la Lega. Un messaggio alla Lega? “Si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più”, conclude Nevi.

Visto il suo spessore politico. le sue parole hanno dunque un peso a prescindere.  Per questo è scoppiato il finimondo quando ha definito ‘paraculetto’ Matteo Salvini, Vicepremier e capo della Lega. Telefonate, sfuriate, alla fine il povero portavoce si è scusato e ha fatto marcia indietro.

Eppure, Treccani alla mano, leggendo alla voce ‘paraculo’ non si capisce lo scompiglio.

Infatti ‘paraculo’, ripeto per la Treccani, è “chi sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio favore una situazione, o fare comunque il proprio interesse”. Volgendo lo sguardo ai nostri politici fate voi il conto di quanti ‘paraculi’ ci sono in giro, forse tutti.

Detto questo e tornando seri è chiaro che il motivo del contendere non è il vezzeggiativo ma la sostanza.

E la sostanza è che tra Forza Italia e Lega è in atto ormai una gara a chi…arriva secondo dietro Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

E questa gara, ancora una volta, scatena divisioni all’interno della maggioranza di Governo e irrita non poco la premier che, narrano le cronache, ha chiamato il gong e spedito ai rispettivi angoli i suoi vice pugili, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Un mese fa è stata Forza Italia che per bocca proprio di Tajani si è messa alla testa di varare una legge che consentisse la cittadinanza italiana ai giovani immigrati dopo il periodo scolastico. Apriti cielo, sia la Lega che Fratelli d’Italia l’hanno subito classificata come ‘non si può fare’.

Poi è arrivata la Lega che, favorevole Fratelli d’Italia ( poi spieghiamo perché) ha lanciato la campagna per abbassare il canone Rai da 90 a 70 euro. Questi 20 euro a capoccia, di fatto, si trasformerebbero in oltre 400 milioni di euro in meno nella cassa della Rai che, indovina indovinello, dove li andrebbe a ripigliare? Certamente nel gran market della pubblicità dove adesso regna l’impero Mediaset dei Berlusconi non proprio ben disposti a cedere il ‘gruzzolo’ alla tv di Stato. Di qui l’irritazione di Forza Italia, partito che vive grazie ai fondi e al super debito nelle mani dei Berlusconi, che con abile mossa politica ha votato con il Pd e le altre opposizioni affossando la richiesta leghista.

A quel punto è partita la contraerea del Carroccio che a sua volta ha bocciato una richiesta di fondi avanzata da Occhiuto di Forza Italia a favore della Calabria, come anche risposta a chi come lui ha fortemente criticato la riforma dell’Autonomia del leghista Calderoli. Come si vede un gran casino.

Si comincia con gli emendamenti e poi si arriva allo scontro dentro il Governo. La premier parla di schermaglie, ha chiesto ai contendenti di far pace. Fatto è, spiegano alcuni vecchi parlamentari che ‘hanno viste cose che voi umani’, che dietro dietro c’è la paura che sulla scena politica torni non il fantasma ma proprio uno dei figli del Cavaliere Berlusconi. Forse non Marina, ma Pier Silvio sembrerebbe tentato.

Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Azzurri, chi crede alla discesa in campo di Pier Silvio “crede a una fantasmagorica cazzata”.

Sarà, ma proprio Pier Silvio alcuni mesi, fa presentando i palinsesti delle sue tv, non era apparso così alieno. Disse: “…Il fascino della politica in termini di adrenalina, avventura, rapporto con la gente io lo sento. I moderati in Italia sono la maggioranza oggi però non hanno qualcuno in cui si riconoscono veramente. Forza Italia sta lì, ma un conto è una Forza Italia di resistenza, un altro una Forza Italia di sfida…Alla prossima tornata elettorale si aprirà uno spazio al centro che andrà occupato. E sarà un’enorme opportunità”.

Beh, sarà pure una cazzata ma a pensar male si fa peccato ma, come diceva il Nostro, quasi sempre ci si azzecca.

Per questo dentro Fratelli d’Italia le antenne son dritte e sensibili. Perché se col moderato Antonio Tajani Forza Italia è riuscita già a piazzarsi al secondo posto con quasi il 10% dei consensi, con un Berlusconi in campo raddoppiare è facile. E a quel punto Forza Italia sarà ago della bilancia indispensabile, un bel fronte di moderati al centro tra la destra di Meloni e la sinistra di Schlein.

Come diceva il grande Stanislaw Jerzy Lec ‘Non credete alle favole, erano vere!’.

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