Anno: XXV - Numero 218    
Mercoledì 27 Novembre 2024 ore 13:40
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AL VIA IL TAVOLO DEGLI AUTONOMI

Ieri il primo incontro con le rappresentanze di Casse di previdenza e Sindacati dei professionisti. Oggi pomeriggio tocca alle associazioni.

AL VIA IL TAVOLO DEGLI AUTONOMI

 “L’intento è quello di cogliere le sfide di questo tempo e di come rispondere con soluzioni pragmatiche alle tante sollecitazioni in atto – ha affermato il Ministro Calderone – e lavoriamo per obiettivi e su aspetti concreti, dando attuazione a quel tavolo per gli autonomi previsto dalla legge n. 81/2017: un punto di partenza per ripensare il rapporto delle professioni con le istituzioni e la collettività“.

«Welfare, sportelli del lavoro autonomo, formazione, ammortizzatori sociali: è arrivato il momento di ripartire dalle tutele di professionisti e lavoratori autonomi, rimaste nel cassetto da cinque anni». È quanto ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell’incontro tra il ministro del Lavoro, Marina Calderone e i rappresentanti delle professioni, che si è tenuto ieri al ministero del Lavoro per riaprire il cantiere del Jobs act degli autonomi. “L’intento è quello di cogliere le sfide di questo tempo e di come rispondere con soluzioni pragmatiche alle tante sollecitazioni in atto – ha affermato il Ministro Calderone – e lavoriamo per obiettivi e su aspetti concreti, dando attuazione a quel tavolo per gli autonomi previsto dalla legge n. 81/2017: un punto di partenza per ripensare il rapporto delle professioni con le istituzioni e la collettività“.

 «Ringraziamo il ministro del Lavoro per l’incontro odierno che ha visto la partecipazione delle casse di previdenza e degli ordini professionali e che rappresenta uno stimolo importante per raggiungere dei risultati per le professioni che sono venuti a mancare in questi anni, a causa della poca attenzione da parte degli ultimi governi e dell’emergenza pandemica che ha aumentato a dismisura le differenze tra lavoratori autonomi e dipendenti, soprattutto nell’ambito delle tutele di welfare.  Numerosi i campi su cui occorre intervenire – ha aggiunto Stella – dal rafforzamento dell’Iscro che rappresenta il primo vero ammortizzatore sociale per autonomi e partite Iva al corretto funzionamento degli sportelli del lavoro autonomo che non sono mai decollati. Bisogna poi intervenire per un rilancio della formazione e dell’orientamento professionale, puntando sulle discipline Stem che possono fornire nuovi sbocchi occupazionali per migliaia di giovani. Ma il punto di partenza – ha detto ancora Stella -per rilanciare la competitività del settore professionale è la digitalizzazione. Nel Pnrr vengono destinate ingenti risorse per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, ma nulla per le libere professioni. In una prospettiva di revisione del Piano, sarebbe quindi opportuno prevedere un apposito capitolo per la digitalizzazione delle professioni favorendo al tempo stesso i processi aggregativi ed eliminare le barriere normative che dividono imprese e professionisti», ha concluso Stella, ricordando la necessità di eliminare la doppia imposizione in capo alle casse di previdenza professionali e auspicato un rapido iter per il disegno di legge sull’equo compenso. “Finalmente c’è un ministro che ha attenzione verso il lavoro autonomo, che dopo 15 giorni dal suo insediamento convoca una riunione per sentirci tutti”. Questo il commento del presidente del Consiglio nazionale del Notariato Giulio Biino, L’equo compenso, riferisce, Biino “è uno dei primi temi a cui ci ha detto che si dedicherà”, ma fra gli argomenti toccati ci sono “il welfare per i professionisti, finalmente l’attenzione alla sostenibilità e alla sussidiarietà delle professioni, l’attenzione al mondo delle società fra professionisti”, per le quali il ministro, prosegue il vertice dei notai, ha affermato di voler intervenire sulla “stortura” del doppio contributo integrativo. Calderone ha, poi, “voluto rimarcare la specificità del Notariato, e mi ha fatto piacere”, aggiungendo che, verosimilmente, un prossimo incontro fra il ministro e le rappresentanze professionali si terrà entro fine anno, chiude Biino. Durante l’incontro si è parlato anche di equo compenso. Al riguardo, ha detto il presidente dell’Adepp Alberto Oliveti,   “il ministro ci ha detto che si partirà dal testo attuale”, ossia dalla proposta di legge che aveva come prima firmataria il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e che nella passata legislatura, sfiorò l’approvazione definitiva, prima della caduta del governo di Mario Draghi. Il ministro – aggiunge il vertice dell’Adepp – ha detto che sul provvedimento relativo alla giusta remunerazione per i servizi resi dai lavoratori autonomi sarà, poi, possibile, effettuare degli “aggiustamenti”, che dovrebbero riguardare tanto le “asimmetrie disciplinari”, quanto “il dimensionamento”, giacché la proposta di legge della leader di FdI stabiliva, nella sua ultima versione, che l’equo compenso dovesse essere applicato dalle imprese con almeno 50 dipendenti e con almeno 10 milioni di fatturato annuo. Fra gli altri punti toccati da Calderone – chiosa Oliveti – c’è stato quello delle aggregazioni professionali, di cui il ministro ha detto di volerne “favorire lo sviluppo”. Per i presidenti del Consiglio nazionale forense e del Consiglio nazionale dei commercialisti, Maria Masi e Elbano de Nuccio, “l’incontro è stata una occasione utile per confrontarsi con il ministro sulle esigenze dei professionisti iscritti ai nostri due Albi. Abbiamo parlato di welfare per giovani e donne, di politiche di sostegno al reddito, di società tra professionisti, di formazione professionale. Tutti temi cruciali per il futuro delle nostre professioni, sui quali il ministro ha espresso la volontà di raccogliere le proposte che avanzeremo già nelle prossime settimane”.

Il ministro Calderone, da parte sua, ha dichiarato piena disponibilità ad affrontare i temi emersi durante preannunciando che verrà convocato un nuovo tavolo dopo l’approvazione della legge di bilancio. Calderone, “ha chiesto delle proposte e delle riflessioni da affrontare con un’agenda fitta di appuntamenti per i molti argomenti emersi durante l’incontro, lavorando in parallelo con la rappresentanza delle professioni regolamentate e quella delle professioni non ordinistiche (disciplinate dalla legge 4/2013) che verranno ascoltate oggi”L’intento “è quello di cogliere le sfide di questo tempo e di come rispondere con soluzioni pragmatiche alle tante sollecitazioni in atto”, ha affermato Calderone, “lavoriamo per obiettivi e su aspetti concreti, dando attuazione a quel tavolo per gli autonomi previsto dalla legge n. 81/2017: un punto di partenza per ripensare il rapporto delle professioni con le istituzioni e la collettività”.

 

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