ALTOLÀ AL GRANDE FRATELLO
Monta la protesta. Il mondo delle professioni tecniche in rivolta per la richiesta di asseverazione video che attesti l'esistenza dei cantieri di superbonus 110% “È inammissibile che una società di consulenza voglia che i professionisti siano spiati”
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Non usa mezzi termini il presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali Giovanni Esposito, per puntare, in una nota, il dito contro l’iniziativa lanciata da una nota società di consulenza (Deloitte, ndr) che richiede al professionista, impegnato nell’attività di asseverazione relativa all’ottenimento dei bonus edilizi (in primis il Superbonus 110) di realizzare un video, a testimonianza del lavoro svolto. “Questa assurda trovata non solo non ha alcun fondamento giuridico, ma soprattutto evidenzia una profonda mancanza di fiducia verso il lavoro dei nostri professionisti che ogni giorno mettono a disposizione la propria professionalità e le relative competenze al servizio della collettività, assecondando quel principio di sussidiarietà che da tempo viene richiesto dalla pubblica amministrazione. Inoltre, l’iniziativa non raggiungerebbe neppure l’obiettivo per il quale forse è stata immaginata, e cioè quello di scongiurare eventuali truffe, perché non è con un “video asseverazione” che si potranno evitare”, afferma Esposito. L’invito, quindi, “è quello di eliminare questa ingiustificata pretesa, ma soprattutto di avere un nuovo approccio nei confronti di professionisti che da sempre operano come soggetti ausiliari dello Stato, assumendosi per questo sempre grandi responsabilità”, chiosa il presidente dei periti industriali italiani.
Anche l’Oice l’associazione delle società di ingegneria e architettura, aderente a Confindustria, prende posizione a fianco della Rete delle Professioni Tecniche sulla vicenda dei video che la Deloitte, advisor di alcuni tra i più importanti istituti di credito, ha chiesto obbligatoriamente ai professionisti che asseverano le operazioni sul 110% e sull’Ecosisma bonus.
Per il presidente dell’Associazione confindustriale, Giorgio Lupoi, “non possiamo che essere al fianco dei colleghi della Rete nello stigmatizzare la richiesta che Deloitte ha fatto a chi deve asseverare le pratiche di ammissione alle agevolazioni. Comprendiamo benissimo, ovviamente, il timore che è alla base della richiesta, comunque ultra legem e senza base giuridica; vorremmo però tranquillizzare Deloitte su un punto e cioè che il professionista che firma, a sua volta assicurato per legge, si assume una responsabilità nei confronti di tutti gli attori coinvolti che è ampiamente sufficiente a garantire chiunque. Invitiamo quindi Deloitte ad un rapido ripensamento e ad avere un approccio verso il mondo delle professioni improntato a fiducia e soprattutto al rispetto visto che i tecnici operano in posizione di “sentinelle tecniche dello Stato” e per questo si assumono, con gli atti che sottoscrivono, grandi responsabilità. E questo a tacere delle difficoltà che ancora permangono per le cessioni e che tante difficoltà stanno creando ai nostri associati. Speriamo che rapidamente si risolva tutto, dopo il varo delle ultime modifiche”.
Per Fabio Tonelli, responsabile del Gruppo di lavoro Oice Superbonus, “Quanto richiesto da Deloitte e quindi dagli Istituti di credito che si avvalgono della sua consulenza, oltre a violare la Legge dello Stato e tentare di determinare un’ulteriore inutile incombenza a carico dei professionisti, esprime plasticamente il complesso vessazioni che chi opera nel Superbonus subisce quotidianamente da mesi. Chiediamo che questa “estemporanea” pretesa di Deloitte venga immediatamente ritirata e ci auguriamo che quantomeno sia utile alla parte politica per comprendere quanto ancora siamo lontani dalla risoluzione dei problemi che tenacemente si è voluto creare al Superbonus 110%.”
Roberto Righetto, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Padova esprime il proprio sconcerto in merito alla richiesta avanzata negli ultimi giorni dalla piattaforma Deloitte. Lo sconcerto deriva dal fatto che una piattaforma come Deloitte che gestisce la cessione del credito per uno dei maggiori operatori finanziari come IntesaSanPaolo richiede ulteriore documentazione e adempimenti ai professionisti a soli 14 giorni dalla scadenza del 30 settembre. Tale richiesta risulta da un lato intempestiva e vessatoria, andando a scontrarsi con la programmazione dell’attività lavorativa impostata a tal fine dai professionisti, dall’altro rappresenta un appesantimento di adempimenti non obbligatorio e non richiesto dalla normativa. Paolo Moressoni, a nome del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Perugia, ricorda che “Nessun video è richiesto e nulla va inviato ai Comuni. Si sottolinea invece che il Direttore dei Lavori esercita, anche nei Superbonus, un servizio pubblico nello spirito della sussidiarietà. Per questo motivo l’Ordine degli Architetti invierà formale diffida alla società di verifica invitando anche i suoi clienti, ovvero gli Istituti di Credito che ne richiedono i servizi, e l’Associazione Bancaria Italiana ad intervenire. Ancora gravissimi problemi in area 110%. Incredulità, stupore, e alla fine indignazione. Sono queste le reazioni prima registrate, poi ritrasmesse con la richiesta di un immediato dietrofront. E’ la durissima reazione di Inarsind, l’Associazione Sindacale di Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti, dopo aver ricevuto le vibranti proteste dell’intera categoria rappresentata, a seguito della richiesta di Deloitte.
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, della Provincia di Prato esprime il proprio sconcerto in merito alla richiesta avanzata negli ultimi giorni dalla piattaforma Deloitte.
Tale richiesta risulta da un lato intempestiva e vessatoria, andando a scontrarsi con la programmazione dell’attività lavorativa impostata a tal fine dai professionisti, dall’altro rappresenta un appesantimento di adempimenti non obbligatorio e non richiesto dalla normativa. Anche l’Ordine degli Architetti della Provincia di Catanzaro esprime la propria preoccupazione in relazione alla richiesta recentemente avanzata dalla piattaforma Deloitte e ha sottoscritto insieme ad altri 67 Ordini Provinciali italiani una nota di profonda rimostranza alla Deloitte Consulting. Per la Fondazione Inarcassa: Cambiare regole in corsa crea clima sfiducia, “da quando è stata istituita la misura del Superbonus 110% – dichiara il Presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta. abbiamo assistito ad attacchi mediatici, modifiche legislative e circolari a getto continuo, ma adesso il limite viene superato proprio da coloro che dovrebbero garantire stabilità al sistema,
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