Anno: XXVI - Numero 11    
Giovedì 16 Gennaio 2025 ore 14:30
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AVVOCATI È ALLARME CANCELLAZIONI

Aiga. Basta piangersi addosso. Dobbiamo intervenire per dare una scossa

AVVOCATI È ALLARME CANCELLAZIONI

Dare “una scossa alla professione” attraverso più tutele ed equo compenso ma, soprattutto, specializzarsi nei settori che saranno decisivi nel Pnrr, per dare “alle imprese e ai cittadini una assistenza legale orientata alla transizione ecologica e digitale”. Sono le sfide dei giovani avvocati italiani, che da ieri hanno alla guida un barese. Francesco Paolo Perchinunno, 40 anni, civilista, è stato eletto per acclamazione neo presidente nazionale dell’Associazione italiana giovani avvocati, al termine del XXVI Congresso ordinario dell’Aiga, cui hanno partecipato oltre 700 delegati, giovani professionisti provenienti da tutta Italia. La professione forense sta vivendo da diversi anni momenti difficili, soprattutto per i giovani avvocati, tra compensi non adeguati, se si pensa che circa 100mila avvocati sui 240mila professionisti iscritti all’albo percepiscono redditi inferiori ai 20mila euro, e mancanza di tutele. Guardando la situazione di Bari, per esempio, dove la sezione dell’Aiga, intitolata all’avvocato Michele De Pascale, conta quasi 500 iscritti, le difficoltà dell’avvocatura sono nei numeri, con la media di 185 cancellazioni all’anno nell’ultimo triennio e il picco di 203 cancellazioni nel 2019, a fronte di 197 nuove iscrizioni. Un calo che in un decennio, dal dicembre 2010 al gennaio 2021, ammonta a circa cento unità (da 6.904 a 6.806), ma che si è fatto più evidente negli ultimi tre anni. Nel 2020 i nuovi iscritti sono stati 128 e i professionisti cancellati dall’albo 178, con un saldo negativo di 50 avvocati.

Nella sua relazione, l’avvocato Perchinunno ha tracciato i punti cardine di quella che ha definito “un’agenda per l’avvocatura 2030, una visione più che un programma”. “Basta piangersi addosso — ha detto — . Dobbiamo intervenire per dare una scossa alla professione, da un lato impegnandoci in maniera importante su tutele, compenso minimo inderogabile, equo compenso, gratuito patrocinio; dall’altro dobbiamo ampliare il nostro orizzonte abbracciando con entusiasmo una sfida decisiva: diventare determinanti per l’effettiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Di qui la necessità di “specializzarsi per fornire a cittadini e imprese una assistenza legale orientata alla transizione ecologica e digitale”. “Siamo già a lavoro per portare all’attenzione del Governo quelle che consideriamo delle priorità per i giovani avvocati — ha concluso il neo eletto presidente — . Ovvero, una seria riforma del sistema di accesso alla professione, dall’esame alla pratica nonché del percorso di studi di Giurisprudenza; una politica fiscale di vantaggio per i giovani professionisti; l’accelerazione sul fronte della digitalizzazione dei processi; l’aumento dell’organico dei magistrati”.

 

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