Confprofessioni delusa dalla manovra 2020
Stella apre il congresso della confederazione, 'noi fuori da industria 4.0'
In evidenza

Nella Legge di Bilancio 2019 “venne inserita una norma che avrebbe esteso, dal 2020, il regime della ‘flat tax’ ai professionisti con compensi fino a 100.000 euro” un provvedimento che, “finalmente, avrebbe consentito a moltissimi professionisti di crescere e di investire nella propria attività, che avrebbe permesso a molti giovani di trovare spazio in un mercato sempre più ristretto”, ma “non è andata esattamente così: la sorpresa è contenuta nella manovra di Bilancio per il 2020, e ha il sapore di una beffa”, e “ci rimane l’amaro in bocca per una manovra che ha come unico obiettivo quello di ‘fare cassa’, mettendo le mani nelle tasche dei liberi professionisti”. A dichiararlo il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, nella relazione di apertura del congresso della confederazione, oggi, a Roma. “Non è tanto quello che sta scritto nella futura Legge di Bilancio, quanto piuttosto quello che non c’è scritto a provocarci quella spiacevole sensazione di non essere compresi dalla politica”, visto che, “da anni, chiediamo alle Istituzioni l’urgenza di interventi di sostegno allo sviluppo del nostro settore: mancano norme per favorire lo sviluppo infrastrutturale degli studi professionali, a cominciare dall’incentivazione dei processi di aggregazione tra giovani professionisti, latitano interventi per favorire il welfare dei lavoratori autonomi e delle loro famiglie, anche promuovendo l’accesso a forme mutualistiche di sanità integrativa”, ha spiegato. “Una manovra che ignora il diritto dei professionisti ad accedere ai benefici di Industria 4.0, disattendendo quella parità con le Piccole e medie imprese (Pmi) prevista a livello europeo”, ha concluso Stella.
Altre Notizie della sezione

ONLINE LO SPECIALE SULLA RIFORMA FORENSE.
18 Aprile 2025A cura della scuola di politica forense di Mga.

L’AVVOCATO NON È UN’IMPRESA !!
17 Aprile 2025L’Aiga sull’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust: sull’ Equo compenso.

IL SSN È LARGAMENTE SOTTOFINANZIATO
16 Aprile 2025Timidi segnali di crescita il Documento di Finanza Pubblica 2025, ma il rapporto con il PIL resta inchiodato al 6,4% sino al 2028.