CONTRATTO DEI MEDICI, RIPARTONO LE TRATTATIVE.
Anaao e Cimo-Fesmed: pronti alla firma se accolte le nostre proposte
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In vista della ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto di medici, veterinari e dirigenti sanitari martedì 5 settembre, Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed, i principali sindacati dell’area, si dicono pronti alla firma se verranno accolte le loro proposte su orario di lavoro e fondi, dopo il nulla di fatto delle trattative serrate di fine luglio-inizio agosto per arrivare a un accordo. La maratona avrebbe dovuto portare alla firma della pre-intesa prima della pausa estiva, in modo che il contratto potesse produrre effetti già quest’anno e permettere il pagamento degli arretrati a novembre. Secondo i calcoli dell’Aran, gli arretrati ammontano in totale a 10.785 euro, mentre gli aumenti arrivano a 534 euro, fra incrementi a regime e incrementi già incassati. I due sindacati hanno consegnato all’Aran delle proposte congiunte che, in caso di accoglimento, consentiranno di arrivare rapidamente alla chiusura dell’accordo.
I nodi ancora da sciogliere al tavolo delle trattative sono gli stessi che hanno portato le sigle a non accettare il testo proposto a luglio e a rimandare la discussione a settembre: innanzitutto l’orario di lavoro e i fondi contrattuali, ma anche il servizio fuori sede, la rappresentatività e il patrocinio legale. Per Anaao e Cimo-Fesmed, “se si vuole tentare di frenare la fuga dei professionisti dalla sanità pubblica, occorre migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita di medici e dirigenti sanitari, impedendo alle aziende di pretendere gratuitamente centinaia di migliaia di ore di lavoro extra-orario, anche attraverso l’utilizzo improprio delle risorse stanziate per ciascun fondo contrattuale”. Aspetti “che assumono un’importanza ancor più strategica alla luce delle anticipazioni sulla prossima manovra finanziaria – sottolineano le sigle – che non solo continuerà a ignorare la grande crisi del Servizio sanitario nazionale negando i 4 miliardi necessari a garantirne la sopravvivenza, ma che non sarà nemmeno in grado di adeguare all’inflazione gli stipendi dei dipendenti della Pubblica amministrazione nei contratti relativi al triennio 2022-2024”.
I temi sul tavolo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della dirigenza medica e sanitaria 2019-21 restano, dunque, gli stessi lasciati in sospeso prima della pausa estiva, in particolare l’orario di lavoro, che sarà all’ordine del giorno nella riunione del 5 settembre. Nell’incontro del 2 agosto, ci sarebbero state aperture su alcuni punti come servizi di guardia, l’indennità di esclusività nel part-time, il patrocinio legale. Ma, come previsto, non si sono registrate le condizioni per chiudere, i sindacati più critici – Anaao, Cimo e Fesmed – hanno chiesto di continuare le trattative a settembre. Restano i nodi delle eccedenze orarie e delle risorse. Il nuovo incontro di martedì è interlocutorio, ma entro il mese è attesa la fumata bianca sul rinnovo.
Doctor33
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