DEROGHE ALLE PORTE GIREVOLI?
Potrebbero rientrare in servizio magistrati, senza il periodo di "decantazione", se hanno avuto incarichi di nomina politica nei primi trenta giorni di governo o in attività legate al Pnrr. Per Azione-Iv è un tentativo di Lega e FdI di cancellare la riforma Cartabia
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Il 16 giugno dell’anno scorso con 173 sì, 37 no e 16 astenuti, il Senato approvò la riforma del Csm. Il cardine di quella riforma era lo stop alle porte girevoli politica-giustizia. Tutti i magistrati che hanno ricoperto incarichi elettivi ora non possono più tornare a indossare la toga: vengono collocati fuori ruolo presso il ministero di appartenenza o le sezioni consultive del Consiglio di Stato, le sezioni di controllo della Corte dei Conti e il Massimario della Cassazione.
Per i magistrati ordinari e quelli amministrativi o contabili che partecipano al governo con funzioni apicali è necessario un periodo di decantazione prima di riprendere le funzioni giurisdizionali. Una misura approvata la scorsa legislatura che Fdi e la Lega hanno provato a cambiare. Presentando due emendamenti simili al dl Pnrr che sarà esaminato la prossima settimana dall’Aula del Senato e prevedendo di fatto una ‘deroga’ che chi ha incarichi in ministeri che si occupano del piano nazionale di ripresa e resilienza e per chi è entrato in carica nei primi 30 giorni di governo.
Uno degli emendamenti che la Commissione di palazzo Madama ha dichiarato inammissibile – ma che dovrebbe, riferiscono fonti parlamentari, essere riproposto in un prossimo provvedimento – è firmato dai senatori di Fdi Lisei, Liris, Ambrogio, Mennuni, Nocco. “Al comma 4 dell’articolo 20 della legge 17 giugno 2022, n.71, aggiungere – si legge nell’emendamento – il seguente periodo: ‘ai medesimi incarichi, assunti nell’anno 2022 presso le amministrazioni di cui al comma 1 che siano titolari di interventi previsti nel Pnrr prima della scadenza del termine indicato all’articolo 14, comma 2, terzo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.65, si applica la disciplina vigente prima della data di entrata in vigore della disposizione di cui al primo periodo”. Il riferimento è alla legge sull’eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura”.
E l’obiettivo è ritornare, in questo caso, alla precedente legislazione. Il deputato di Azione-Iv Costa ha presentato una interrogazione parlamentare per sapere se “la finalità delle citate proposte emendative è quella di annullare, per i vertici delle strutture ministeriali, gli effetti della riforma Cartabia che blocca le porte girevoli tra magistratura e politica, consentendo per soggetti destinatari di incarichi fiduciari da parte della politica l’immediato ritorno allo svolgimento di attività giurisdizionale (senza periodo di decantazione). Il testo della proposta emendativa – ha sottolineato – rappresenta una palese retromarcia rispetto alla legge anti-porte girevoli magistratura-politica. Due emendamenti Fdi e Lega (scritti da mano esperta) per riaprire le porte girevoli magistratura politica. Ritagliati ad hoc per consentire ai magistrati ai vertici dei ministeri di tornare subito nei Tribunali e avere incarichi direttivi. E magari giudicare gli avversari politici – osserva ancora Costa.
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