È LEGGE IL DECRETO ANTI-VIOLENZA SUI MEDICI
Anaao: Finalmente l'arresto in flagranza differita, una delle nostre richieste prioritarie, senza obbligo di denuncia, diventa legge.
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Con 144 voti favorevoli, nessun voto contrario e 92 astenuti (i deputati delle opposizioni), la Camera approva in via definitiva il Decreto contro i fenomeni di violenza nei confronti dei sanitari.
Tutelati professionisti sanitari, socio- ausiliari e di assistenza e cura nell’ esercizio delle loro funzioni.
Punito anche il danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria. Già approvato al Senato e passato alla Camera senza modifiche, ora è legge.
“Anche se non servirà da solo a fermare le aggressioni al personale sanitario – ha detto il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Quilici – rappresenta un ottimo deterrente alla stregua dei presidi delle forze di polizia presso i nosocomi, dei sistemi di video sorveglianza.
Occorre rendere norma quella che oggi è ancora una raccomandazione ministeriale che racchiude tali misure. Serve soprattutto lavorare per tornare a fornire ai pazienti accesso alle cure universale e gratuito”. Secondo l’Anaao, l’unico modo per invertire la rotta è investire sul rapporto medico paziente ormai deteriorato e occorre restituire dignità ai professionisti di salute: stipendi adeguati, revisione responsabilità medica, carriere non più gestite dalla politica, applicazione delle norme contrattuali, contratto di formazione per dirigenti medici e sanitari.
Anche per il Nursind servono si tratta di un “segnale importante, ma non risolutivo. Come abbiamo sempre detto – dice Andrea Bottega – c’è solo un modo per fermare le violenze contro infermieri e medici ed è investire sul personale sanitario”.
“Ringrazio il Parlamento italiano – ha detto il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – per aver approvato la Legge sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari che introduce l’arresto in flagranza differita e un’altra serie di misure per contrastare questi deleteri episodi di violenza nei confronti dei medici e di tutti i professionisti sanitari”.
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