EQUO COMPENSO E CASSE SUL TAVOLO CATALFO. SI COMICIA IL 3 FEBBRAIO
Confprofessioni chiede interventi urgenti su equo compenso e casse. Un fondo anti-pandemia per "spingere i professionisti fuori dalla crisi".
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“Finalmente il tavolo sul lavoro autonomo previsto dalla legge 81 del 2017”. Lo dichiara il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella a margine della prima riunione del tavolo convocato oggi dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
“Dopo la delusione per i recenti provvedimenti governativi che hanno disatteso le aspettative dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi, l’incontro con la Ministra Catalfo è un passo importante verso il dialogo e la condivisione di misure ad hoc per il settore professionale»- così il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella al termine dell’incontro di oggi con la titolare del Lavoro.
«L’intenzione della Ministra di procedere celermente su questa strada – aggiunge Stella- troverà sempre la nostra collaborazione e il nostro contributo per spingere i professionisti fuori dalla crisi». Il Presidente Stella ha chiesto di affrontare “urgentemente” le altre questioni irrisolte, a cominciare dall’equo compenso, “un principio che ancora richiede garanzia di attuazione”.
Confprofessioni ha anche chiesto di misure di copertura anche per i professionisti iscritti alle Casse di previdenza e il superamento del meccanismo “assurdo” della doppia tassazione dei rendimenti delle Casse, “che permetterebbe di liberare risorse per il welfare dei professionisti”.
Mercoledì il Ministro del Lavoro è intervenuta alla presentazione del X Rapporto dell’Adepp annunciando che “con la legge di Bilancio sarà istituito presso il ministero del Lavoro un fondo che avrà una dotazione cospicua, circa 1 miliardo di euro nel 2021. Questo fondo permetterà di esonerare in tutto o in parte dal pagamento dei contributi previdenziali i lavoratori autonomi e i professionisti, ordinisti e non, che a causa della pandemia hanno avuto nel corso del 2020 un importante calo di fatturato rispetto all’anno scorso e un reddito dichiarato non superiore a 50mila euro”.
Come ha ricordato Confprofessioni la convocazione di un Tavolo sul lavoro autonomo era prevista, ma lungamente disattesa, dalla Legge 81 del 2017, il cosiddetto Jobs Act degli Autonomi. L’articolo 17 di quella legge prevedeva l’istituzione di un “tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo” con il compito di formulare proposte e indirizzi operativi in materia di politiche del lavoro, previdenziali e di welfare.
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