EQUO COMPENSO NELLE GARE PUBBLICHE
Lo ha chiesto Confprofessioni: per le prestazioni professionali va rispettato
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Tutti gli appalti pubblici devono rispettare il principio dell’equo compenso: è questa la principale richiesta avanzata dal delegato di Confprofessioni alle professioni tecniche Salvo Garofalo, in audizione alla Commissione Lavori pubblici del Senato sulla legge delega in materia di contratti pubblici.
“Da tempo, ricordiamo a Parlamento e Governo che il codice dei contratti deve essere riformato nel senso dell’espressa previsione del principio dell’equo compenso delle prestazioni professionali.
In questa sede chiediamo, quindi, di inserirlo nell’ambito degli appalti pubblici quale limite inderogabile, vincolante nella redazione dei bandi e delle offerte”, ha affermato il rappresentante della Confederazione. Inoltre, recita una nota, “per un effettivo rilancio del mercato dei servizi di ingegneria e architettura, e a piena tutela della trasparenza e della concorrenza, Confprofessioni chiede di limitare le mansioni dei professionisti appartenenti alla Pubblica amministrazione, per evitare sovrapposizioni con le materie di competenza dei liberi professionisti”.
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