Anno: XXVI - Numero 12    
Venerdì 12 Gennaio 2025 ore 13:45
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GLI AVVOCATI ITALIANI A CONGRESSO

Presentata oggi a Roma l’assise che vedrà il mondo forense riunito a Lecce per discutere del futuro della categoria

GLI AVVOCATI ITALIANI A CONGRESSO

“Chi ha la responsabilità di guidare e rappresentare l’Avvocatura – ha esordito stamani a Roma il presidente del  Cnf, Maria Masi, in occasione della presentazione dell’evento  – non può e non deve sottovalutare le criticità di una professione che evidentemente non può esaurire la sua funzione, seppure infungibile nella giurisdizione e nel processo, e che al contempo a questa funzione non intende abdicare. Non a caso il contenuto di molte mozioni ammesse vira verso l’affermazione di un ruolo paritario che le proposte di riforma del processo civile e penale in parte (non minima) tendono a sminuire e ad arginare”. Per la Masi, occorre un grande sforzo, soprattutto sotto il profilo culturale, per guardarsi attorno, risalire alle cause di un rinnovato disagio, tentare e riuscire a superare le incertezze di un futuro che già impone la sua presenza. “Il compito prioritario del Congresso dovrà essere – le ha fatto eco Sergio Paparo – coordinatore dell’organismo congressuale forense – quello di costruire una “piattaforma rivendicativa” che consenta alle nostre rappresentanze (istituzionali, congressuali e associative) di presentare alle Istituzioni, alla Politica e alla Società il punto di vista e le proposte dell’Avvocatura. Dovremo avere – ha sottolineato Paparo – la capacità di esprimere, con chiarezza e incisività, non solo le direttrici da percorrere per provare a rimediare alle tante (troppe) “emergenze” che affliggono il sistema giudiziario e la nostra professione, ma anche, e soprattutto, indicare le linee guida sulle quali ricostruire un sistema di tutela dei diritti che valorizzi al massimo delle sue potenzialità il ruolo e le funzioni dell’Avvocatura e delle sue Istituzioni”. Per il presidente di Cassa Forense, Valter Militi “stiamo risentendo, inevitabilmente, della difficilissima congiuntura internazionale, con Covid e guerra che hanno deteriorato il tessuto socio-economico generale e penalizzato, in particolar modo, i professionisti. Le elezioni di settembre ci hanno consegnato un nuovo quadro politico e un nuovo esecutivo col quale la nostra categoria dovrà confrontarsi per invertire la tendenza negativa e risolvere problemi strutturali del sistema giustizia. Il Congresso rappresenta senz’altro la migliore occasione, attraverso il momento del dibattito e la sintesi delle mozioni, per riavviare questo dialogo – ha concluso Militi – e far sì che l’Avvocatura, come recita uno dei temi individuati, sia “protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali”.

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