Anno: XXV - Numero 218    
Mercoledì 27 Novembre 2024 ore 13:40
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IL 15 DICEMBRE I MEDICI OSPEDALIERI IN PIAZZA

L’Anaao, boccia senza appello la manovra. “È iniqua e incentiva fuga dei medici dagli ospedali – dice il leader dell’Anaao Di Silverio – siamo pronti a dare battaglia”.

IL 15 DICEMBRE I MEDICI OSPEDALIERI IN PIAZZA

“Con l’estensione della flat tax – dice Perino Di Silverio – si foraggia ulteriormente il lavoro dei medici libero professionisti a gettone. Non c’è flat tax per i dirigenti medici, sanitari e veterinari dipendenti. I medici sono ormai stanchi, disillusi e arrabbiati”. In manovra assenti anche i fondi per il rinnovo del contratto: “Se pensano di fare la sanità senza i medici, che dire, ci provassero”. Tra le richieste, un’immediata defiscalizzazione del lavoro dei dipendenti e l’apertura di un tavolo per una riforma del livello organizzativo del lavoro. Nella manovra – continua dice il leader  dell’Anaao – non si fa cenno ai fondi per il rinnovo del vostro contratto. L’unico strumento legale che abbiamo per migliorare le nostre condizioni di lavoro è il contratto. Tutti hanno esultato per il rinnovo del contratto dei docenti, nel governo nessuno ha però detto una sola parola sul contratto dei medici già scaduto, oltre a quello ancora da rinnovare. Se pensano di fare la sanità senza i medici, che dire, ci provassero. Ma si ricordassero che la sanità, le cure, servono a tutti. Siamo tutti pazienti prima di essere medici, politici, ingegneri e così via”.

E allora il prossimo 15 dicembre i camici bianchi scendono in piazza. “”Scendiamo in piazza per manifestare la nostra esigenza improcrastinabile di salvare il Servizio sanitario nazionale o quel che ne resta. La manifestazione è il primo passo di un lungo periodo di proteste che, se non saremo ascoltati, porterà anche al blocco delle attività. Manifestiamo contro il definanziamento e l’assenza di programmazione nonché il preoccupante e assordante silenzio istituzionale. E manifestiamo perché anche i cittadini capiscano

che a rischio c’è la salute di tutti, a rischio oggi è l’intero sistema sanitario pubblico”. La salute “è un bene comune e in quanto tale ha il diritto di essere considerato non solo un obbligo legislativo, ma è etico salvarlo e tutelarlo nonché proteggerlo. E noi lo proteggeremo con tutte le nostre forze e le armi a disposizione”.

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