IL RITRATTO DEI CONSULENTI DEL LAVORO
Agli Stati Generali per il 45° anniversario della L.12/79 il riconoscimento dell'autorevolezza e della professionalità raggiunte dalla Categoria
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“Senza impresa non c’è lavoro, senza libera professione non c’è lavoro. E voglio sottolineare che anche grazie al vostro impegno di Consulenti del Lavoro, l’Italia vede crescere il numero degli occupati”. Ha tenuto a sottolinearlo il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Antonio Tajani in apertura degli Stati Generali dei Consulenti del Lavoro, organizzati giovedì scorso in occasione del 45° anniversario della L. n.12/79 presso l’Auditorium Antonianum di Roma. Un’occasione per rivivere la storia della Categoria e confrontarsi con numerosi rappresentanti del Governo, della politica e delle parti sociali, sulle prossime sfide che attendono il lavoro e i professionisti. Sull’importanza della funzione sussidiaria dei professionisti e sulla centralità acquisita, in particolare, dai Consulenti del Lavoro, si sono soffermati anche altri esponenti dell’Esecutivo. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha posto l’accento sulla crescita delle competenze acquisite da una Categoria che promuove il lavoro, come dimostrano gli 8 milioni di rapporto di lavoro gestiti. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è soffermato su come i Consulenti possano favorire la crescita economica e la competitività sul mercato delle imprese italiane attraverso una politica industriale che metta al centro le eccellenze del made in Italy. Sul corretto uso dell’intelligenza artificiale, che va “accettata e dominata, salvaguardando i valori dell’umano”, l’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, seguito dal Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, che ha chiesto alla Categoria di partecipare alla gestione degli effetti di una riforma rivoluzionaria, che mira a creare un nuovo modello di lavoro sportivo. L’evento ha visto anche la presentazione della ricerca dell’Ufficio Studi dei Consulenti del Lavoro dal titolo “La professione di Consulente del Lavoro nello scenario di mercato che cambia”, che fotografa la crescita del numero dell’iscritti all’Ordine negli ultimi cinque anni (oltre 26.500 oggi) e la soddisfazione delle imprese per i servizi di consulenza resi. “Il riconoscimento esterno della nostra centralità, della nostra autorevolezza e della nostra competenza è stato unanime”, ha evidenziato a margine delle celebrazioni il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. “E questo – ha aggiunto – è il punto di partenza sui cui lavoreremo nei prossimi anni”. Tra le sfide da vincere l’acquisizione di nuove competenze e nuovi spazi professionali, ma anche l’intelligenza artificiale.
Il bilancio del Presidente De Luca
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