La rivolta dei professionisti contro gli Isa
Sciopero dei commercialisti il 30 settembre. Anche gli avvocati in sciopero dal 1° al 7 ottobre. Necessario per evidenziare la violazione dello Statuto del Contribuente
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“Ci aspettiamo un’adesione massiccia da parte dei nostri colleghi”, e “speriamo altre associazioni datoriali si uniscano alla nostra protesta”, che consisterà in una forma di “disobbedienza civile dei commercialisti”. A dirlo il presidente dell’Ungdcec (Unione nazionale giovani dottori commercialisti) Daniele Virgillito, introducendo stamattina alla Camera dei deputati la conferenza stampa di presentazione dello sciopero della categoria, indetto da tutte le sigle sindacali (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec e Unico, presenti con i loro vertici nazionali), e con il sostegno del Consiglio nazionale dei commercialisti. I professionisti hanno stabilito, protestando per i disagi prodotti dagli Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscali, di cui è stata chiesta, invano, la disapplicazione per il 2018) e per il “mancato rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente”, di non inviare “i nostri modelli F24 tra il 30 settembre e il primo ottobre”, iniziativa di contestazione nei confronti dell’Amministrazione finanziaria che, hanno spiegato, “verterà solo sul non pagamento delle nostre imposte e non anche quelle dei nostri clienti e, inoltre, dal 29 settembre al 7 ottobre non parteciperemo ad alcuna udienza nelle varie Commissioni Tributarie. L’adesione alla protesta, nel rispetto di quanto sopra, non produrrà, a carico dei colleghi, il pagamento di sanzioni o interessi”, hanno sottolineato le associazioni dei commercialisti. Anche l’avvocatura si mobilita e incrocia le braccia dal 1° al 7 ottobre. Dal Consiglio nazionale forense arriva un appello a «rinviare l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità» per l’anno di imposta 2018. E la contemporanea decisione dell’Organismo congressuale forense di proclamare «l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore tributario» dal In attesa che il governo decida effettivamente di congelare l’efficacia degli “Isa”. Sono i due segnali inviati dall’avvocatura sul nodo delle disposizioni fiscali, integrate in modo tardivo e problematico con il decreto dello scorso 17 agosto. L’invito del Cnf e l’astensione proclamata dall’Ocf sono arrivati ieri, poche ore dopo l’analoga decisione con cui le sigle che rappresentano i commercialisti hanno indetto un’astensione quasi sovrapponibile a quella degli avvocati, tra il 29 settembre il 7 ottobre. Le due maggiori professioni giuridico- economiche sono dunque mobilitate. Adesione anche da parte Uncat, Unione nazionale delle Camere degli Avvocati tributaristi, apprezza ed aderisce all’astensione dalle udienze nel processo tributario deliberato dall’Organismo Congressuale forense, anche su sollecitazione della stessa Uncat. Anche gli Avvocati tributaristi si asterranno dalle udienze dal 1° al 7 ottobre, per sottolineare il disagio e la preoccupazione per la scelta dell’Amministrazione finanziaria di procedere sulla strada degli Indici Sintetici di Affidabilità anche per l’anno 2018, nonostante le ripetute e condivise obiezioni sul metodo e sul merito provenienti da tutte le rappresentanze dei professionisti coinvolti. Uncat ribadisce che la protesta non riguarda l’opportunità di un nuovo istituto volto alla compliance dichiarativa tra Fisco e Contribuente, ma la concreta attuazione degli ISA, tra susseguenti modifiche regolamentari e tempi ristretti per gli obblighi dichiarativi; senza contare gli esiti incongrui conseguenti alle prime proiezioni effettuate. Uncat richiama il proprio comunicato dell’11 settembre scorso, nel quale aveva espresso tutte le ragioni tecnico-giuridiche della propria perplessità, chiedendo la disapplicazione degli Isa per l’anno contributivo 2018. Ragioni ritenute non solo valide ma esiziali per l’avvio – nel riconoscimento di Uncat quale associazione forense specialistica e di riferimento nel settore tributario – della procedura ufficiale di proclamazione dell’astensione da parte dell’Organismo Congressuale Forense. L’Istituto Nazionale Tributaristi (Int) ha predisposto e inviato agli iscritti indicazioni di massima di carattere soggettivo e/o oggettivo da inserire e sviluppare nelle annotazioni per giustificare o evidenziare anomalie degli Isa. Una corretta ancorché sintetica indicazione nelle annotazioni.
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