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La rottamazione deve essere prorogata

I vertici del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro e quello dei Commercialisti scrivono a Tria

La rottamazione deve essere prorogata

 “Il perdurare dei malfunzionamenti informatici della piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate ha impedito ai professionisti di presentare le domande di rottamazione-ter (prevista dal DL fiscale 119/2018) e per il saldo e stralcio delle mini-cartelle esattoriali (introdotto dalla Legge di Bilancio 2019) in scadenza domani, martedì 30 aprile”. È quanto denunciato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro che in una lettera firmata dalla Presidente Marina Calderone indirizzata al Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha evidenziato la necessità di una proroga dei termini di presentazione delle istanze di adesione, dopo i continui contatti informali delle scorse settimane. “Anche stamattina continuano a pervenire a questo Consiglio Nazionale segnalazioni di estrema difficoltà operativa. Pertanto, al fine di poter garantire a tutti gli studi dei Consulenti del Lavoro la possibilità di assistere al meglio i contribuenti, si ribadisce la necessità di prorogare in modo congruo i termini in scadenza”.  Analoga richiesta del presidente dei Commercialisti Massimo Miani che chiede che il termine slitti almeno di un mese. “Con l’approssimarsi delle scadenze – afferma Miani – si sono moltiplicate le segnalazioni giunte all’Ordine da professionisti impossibilitati ad operare a causa di alcuni blocchi informatici dei siti internet degli agenti della riscossione, dovuti al notevole numero di richieste da parte dei contribuenti. A ciò, si sono aggiunti sia i ritardi rilevati, in particolare sul territorio siciliano, nelle risposte alle richieste di attivazione dei codici pin per l’autorizzazione all’accesso delle posizioni dei singoli contribuenti, sia le difficoltà nel rilascio degli estratti di ruolo per le richieste effettuate direttamente agli sportelli presenti sul territorio e nell’ottenere le dichiarazioni Isee da parte dei centri di assistenza fiscale”, si legge in una nota.  “Al fine di consentire a tutti i contribuenti di potersi avvalere delle opportunità concesse dalla legge, chiediamo sia disposta con estrema urgenza la proroga di almeno trenta giorni della presentazione della domanda di adesione alle definizioni agevolate in oggetto e del versamento della prima, o unica rata in scadenza il prossimo 30 aprile”, va avanti. Lo slittamento, peraltro, “trova ulteriore giustificazione nell’annunciata estensione della ‘rottamazione’ alle entrate regionali e degli enti locali”, disposta col Decreto crescita, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 aprile e di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, chiude Miani.

Per il presidente dell’Unione giovani commercialisti (Ungdcec), Daniele Virgillito  “è paradossale che siamo noi a chiedere di dilatare i tempi per motivazioni palesemente legate alle inefficienze della Pa. Oltretutto – spiega Virgillito – senza dimenticarci le stravaganti considerazioni dell’agente alla riscossione per le province siciliane che, prendendo atto delle segnalazioni di professionisti e utenti, confidava nella loro ulteriore collaborazione, auspicando di convogliare gli accessi alla piattaforma fuori dagli orari di ufficio ordinari, per scongiurare i continui blocchi informatici che, ancora oggi, stanno affliggendo i professionisti. Tutto ciò è a dir poco surreale”. Per il leader dell’Unione giovani, questo è “un nuovo, ennesimo ingorgo burocratico, davanti al quale non basta limitarsi ad una proroga. Bisogna rimodulare, invece, in maniera coraggiosa il calendario fiscale”. “lo avevamo già proposto a febbraio – ricorda Virgillito – avvertendo sull’imminente diluvio di scadenze e adempimenti, che puntualmente è arrivato, mettendo a dura prova studi professionali, contribuenti e imprese”. Trascorsi più di due mesi, secondo il presidente Ungdcec “siamo ancora una volta costretti a rilanciare l’allarme. Un dejà vu che si ripeterà all’infinito se non verremo ascoltati. Chiedere continuamente a professionisti e contribuenti di gestire l’emergenza è inaccettabile. Nell’ambito di una più ampia e tangibile semplificazione fiscale, ciò di cui abbiamo urgente bisogno è una razionalizzazione”.

 

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