L’ITALIA È MATURA PER LO IUS SCHOLAE
Tajani: è quello di cui ha bisogno il nostro Paese. La posizione, in realtà, sembra entrare in netto contrasto con quanto espresso dal fondatore del partito, Silvio Berlusconi, non più tardi di sette anni fa.
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Sullo Ius scholae “mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Nè lavoro ad un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l’Italia è cambiata! Abbiamo ricevuto in due anni 170 mila ucraini. È la nostra storia, l’Impero Romano accoglieva, in Sicilia è pieno di cognomi di origine araba”. “Sarà la mia educazione cristiana, ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci”. Lo dice in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani.
La questione della cittadinanza “non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c’è tutto, si possono arricchire. Secondo: non è la nostra priorità, che sono altre: l’economia e l’emergenza carceri. E però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee”. Poi Tajani assicura che non esiste “nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di FI. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo”. La posizione, in realtà, sembra entrare in netto contrasto con quanto espresso dal fondatore del partito, Silvio Berlusconi, non più tardi di sette anni fa.
Nel 2017, in un’intervista a Che tempo che fa, il Cav rispose alla domanda di Fabio Fazio sul perché un ragazzo che va a scuola in Italia dovesse attendere i 18 anni per ottenere la cittadinanza: “Non basta il fatto di aver frequentato una scuola italiana per avere diritto automatico alla cittadinanza. Alcuni di loro odiano i cristiani, gli ebrei, lo Stato italiano”. Berlusconi, inoltre, si disse preoccupato dal fatto che facilitare la cittadinanza potesse incentivare i trafficanti di esseri umani.
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