Lo stop alla prescrizione dopo il primo grado non è un obbrobrio
Conte alla conferenza di fine anno ribadisce la partenza della prescrizione il primo gennaio e assicura che i meccanismi per una durata ragionevole saranno nella riforma del processo penale

Nella riforma del processo penale saranno introdotti i “meccanismi” che assicurino la durata ragionevole del processo, per temperare gli effetti della riforma della prescrizione, che comunque non arriveranno prima di 3-4 anni. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di fine anno. “Il tema prescrizione – ha sottolineato – sta affascinando molto, ci sono varie valutazioni, io ritengo che una prescrizione sospesa in corrispondenza della sentenza di primo grado non sia un obbrobrio giuridico: c’è in Germania, in Francia e in altri Paesi. Certamente rischieremmo di andare in difficoltà per i diritti dei cittadini se non introducessimo un meccanismo di garanzia per assicurare la durata ragionevole del processo, ce lo chiede la Costituzione. Servono dei meccanismi, anche più di uno, che assicurino la durata ragionevole del processo. Abbiamo la serenità di poter dire che quando la riforma della prescrizione entrerà in vigore gli effetti non ci saranno subito, ci vorranno 3-4 anni, siamo in dirittura di arrivo per la riforma del processo penale e introdurremo questi meccanismi nella riforma”. Su questo, tra le forze politiche di maggioranza, “credo che ci ritroveremo tutti. Conosco la proposta di legge del Pd, la capisco, ma siamo in dirittura di arrivo per accelerare i tempi della giustizia penale e inseriremo quei meccanismi”.
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