MALATTIA DEI PROFESSIONISTI, UNA NORMA DI CIVILTÀ
Soddisfazione del Comitato Unitario delle Professioni per l’approvazione dell’emendamento al Dl Sostegni che tutela il professionista nel caso di incidente o contagio da Covid-19
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Soddisfazione da parte del Comitato Unitario delle Professioni per l’approvazione, presso le Commissioni congiunte Bilancio e Finanze del Senato, dell’emendamento al testo di conversione in legge del decreto Sostegni che prevede la sospensione degli adempimenti (propri e degli assistiti) da parte del professionista in caso di grave incidente o contagio da Covid-19. «Una battaglia di civiltà che il Cup sta portando avanti presso tutte le sedi competenti da vari mesi, da ultimo nel corso del tavolo tecnico di confronto con il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dello scorso 27 aprile» ricorda Marina Calderone, Presidente del Comitato delle Professioni e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Ordine che aveva già rimarcato la necessità di concretizzare i provvedimenti esistenti in Parlamento all’inizio del mese di aprile, durante l’audizione sulle disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, e che solo pochi giorni fa si è confrontato trasversalmente anche su questo tema con numerosi esponenti del Governo, della politica, delle principali istituzioni di riferimento, delle parti sociali, durante il Festival del Lavoro. L’introduzione nella legislazione italiana di una norma che esclude il professionista dalla responsabilità professionale e da quella per inadempimento, anche da parte del cliente, in caso di ricovero ospedaliero o quarantena che impediscano il rispetto dei termini considerati perentori o decadenziali, per il Cup sana un vulnus dell’ordinamento e garantisce ai lavoratori autonomi gli stessi livelli di tutela previsti per i dipendenti in caso di contagio da Coronavirus o grave incidente. «Il nostro auspicio – continua la Presidente Calderone – è che la “ripartenza” dell’iter parlamentare, dopo lo stop imposto dalla ricerca delle coperture, si traduca nel più breve tempo possibile in una norma in grado di tutelare i professionisti e i loro assistiti» e porre fine a eventuali sanzioni per assenze dal lavoro dovute a situazioni di fragilità. Stefano Distilli, presidente di Cassa Dottori Commercialisti all’approvazione dell’emendamento al Decreto Sostegni sulla sospensione della decorrenza dei termini degli adempimenti, nel caso di infezione da Coronavirus del professionista.“L’emendamento, il cui primo firmatario è il senatore Andrea De Bertoldi di FdI – aggiunge Stefano Distilli, presidente di Cassa Dottori Commercialisti – che è stata sempre in prima linea in questo anno di pandemia svolgendo un indispensabile attività nell’affiancare aziende e privati e supportare l’Amministrazione finanziaria, un diritto fondamentale come quello di ammalarsi senza dover subire ulteriormente e far ricadere sui clienti la beffa dell’inadempimento e delle sanzioni. Alla luce di questo importante passaggio, l’auspicio è che possa essere ripreso il Disegno di legge complessivo sulla malattia dei professionisti che finalmente sancirebbe questo principio anche a livello generale e non solo in riferimento alla pandemia Covid. Allo stesso tempo – conclude Distilli – mi preme sottolineare come, in un’ottica di attenzione ai bisogni e alle difficoltà dei liberi professionisti, possa essere ulteriormente riconosciuto e rafforzato il ruolo delle casse di previdenza come erogatori di misure di welfare a sostegno delle rispettive categorie, concedendo loro la possibilità di destinare maggiori risorse (nel nostro caso attualmente limitate al 2% dell’avanzo corrente) a iniziative di assistenza, soprattutto in un momento così difficile e dalle prospettive incerte che ha messo ulteriormente in difficoltà la parte già più debole delle nostre platee di riferimento”.
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