NAVIGATOR ADDIO I 946 SUPERSTITI RESTANO A CASA.
Il ministero: “I Contratti scaduti non sono prorogabili”
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La neo-ministra del Lavoro Marina Calderone risponde con una nota a una polemica con una nota a una polemica sollevata dal Foglio e ripresa da Repubblica, secondo cui il nuovo governo sarebbe stato intenzionato a prolungare i rapporti di lavoro con i 946 superstiti dei tremila “assistenti tecnici” degli addetti ai centri per l’impiego, assunti tre anni fa con un concorso nazionale allo scopo di seguire i beneficiari del Reddito di cittadinanza nella ricerca di lavoro. “Sul tema e nell’ambito delle attività di coordinamento scrive il ministero -, è stata avviata una mera attività ricognitiva tra le Regioni. Eventuali ulteriori utilizzi degli ex navigator richiederebbero l’approvazione di una apposita norma, non allo studio del ministero”, si legge. “In relazione alle notizie di stampa circolate in queste ore – precis via Veneto – relative alla proroga dei contratti degli ex navigator, scaduti lo scorso 31 ottobre, si precisa che detti contratti non sono prorogabili“. Il primo contratto era scaduto a fine aprile: in 1.618 erano stati ricontrattualizzati da Anpal servizi fino 31 luglio, come previsto dal Dl Aiuti. Le Regioni potevano prorogarli per altri tre mesi – fino al 31 ottobre – ma a carico delle proprie risorse. Cinque giunte – Lombardia, Veneto, Campania, Piemonte e Umbria – si sono tirate indietro, così altri 538 sono tornati a casa, nonostante le risorse spese dallo Stato per la loro formazione.
Si anima nel frattempo anche il dibattito politico. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha elogiato la risposta del ministero del Lavoro: “un altro impegno mantenuto dal governo Meloni, i contratti non saranno prorogati”.
“Ma se il governo non ha mai avuto intenzione di prorogarli – ha chiesto il deputato del Terzo Polo, Luigi Marattin – perché si è chiesto con una lettera se c’é bisogno di prorogare i navigator e di comunicare già la stima dei costi?”. Il deputato di Italia Viva fa riferimento a un documento che pubblica su Twitter e inviato dal direttore generale del ministero del Lavoro alle regioni interessate e datato fine ottobre. Il problema del destino di questi lavoratori rimane, tanto che il ministero era stato sollecitato sulla questione anche dai sindacati con una lettera del 24 ottobre in cui si chiedeva al nuovo governo un incontro urgente.
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