Riparte il confronto sul processo penale e civile
Bonafede a Mascherin: Sì a riconvocazione dei tavoli per le riforme

Il presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin ha incontrato ieri il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per fare il punto sulle riforme del processo penale e civile. È stata condivisa con il Guardasigilli la necessità che entrambi i tavoli vengano riconvocati per riprendere i lavori. In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge delega sul processo civile, oltre ad altre migliorie, Mascherin si è soffermato sulla necessità di riattribuire la negoziazione assistita agli avvocati del lavoro, così come era previsto nella forma originaria del ddl, e chiedendo che alla prossima riunione del tavolo possa essere convocata anche una rappresentanza di Agi, l’associazione degli avvocati giuslavoristi italiani. Il ministro Bonafede ha ritenuto la necessità di procedere con la riconvocazione dei due tavoli includendo anche gli avvocati del lavoro e ha rassicurato il presidente del Cnf che svolgerà ogni tempestivo approfondimento, senza preclusioni di sorta, per la possibile reintroduzione della negoziazione assistita nel testo di riforma del processo civile come originariamente previsto nelle bozze del ddl. “Il testo di riforma del processo civile è sicuramente migliorato – ha commentato Mascherin – e si è prestata attenzione alle prerogative difensive accogliendo molte osservazioni dell’avvocatura. Fermi gli aspetti positivi della norma si tratta ora di valutare l’opportunità di apportare alcune migliorie proseguendo nel confronto leale e costruttivo nell’ottica di salvaguardia del sistema giustizia e del diritto di difesa”.
Altre Notizie della sezione

ONLINE LO SPECIALE SULLA RIFORMA FORENSE.
18 Aprile 2025A cura della scuola di politica forense di Mga.

L’AVVOCATO NON È UN’IMPRESA !!
17 Aprile 2025L’Aiga sull’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust: sull’ Equo compenso.

IL SSN È LARGAMENTE SOTTOFINANZIATO
16 Aprile 2025Timidi segnali di crescita il Documento di Finanza Pubblica 2025, ma il rapporto con il PIL resta inchiodato al 6,4% sino al 2028.