Rottamazione e saldo e stralcio, nuovi termini e ambito allargato
Rottamazione cartelle per gli atti notifi cati entro il 31 dicembre 2018 e nuova edizione del saldo e stralcio con la possibilità di inviare le istanze fino al 31 maggio o metà giugno 2019
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Sono queste, secondo quanto anticipato da Mondo Professionisti martedì scorso le novità che trascina con sé la riapertura dei termini dell’adesione agevolata per le cartelle dell’Agenzia delle entrate- Riscossione. Il programma è scaduto ieri e confermando le nostre anticipazioni. A sportelli chiusi è arrivato l’annuncio del viceministro dell’economia Massimo Garavaglia e del sottosegretario Massimo Bitonci per una nuova edizione da inserire come emendamento alla legge di conversione al decreto legge crescita, ieri pubblicato in G.U. «I dati dell’Agenzia delle entrate sulle adesioni alla pace fi scale voluta dalla Lega ne confermano il successo. Alla data di ieri oltre 1 milione di richieste per la rottamazione-ter e quasi 300 mila per il saldo e stralcio», questo il commento di Massimo Garavaglia e Massimo Bitonci, sull’andamento delle adesioni. «Il canale telematico ha funzionato molto bene», commentano i rappresentanti di governo della Lega al ministero dell’economia in una nota ieri, «tanto che l’utilizzo Pec è stato pari a 302.804, le richieste via web pari a 464.943 e quelle tramite e-mail e posta 10.218. Le domande presentate agli sportelli sono state 541.641. Considerato l’enorme successo e la scadenza del 30 aprile in coincidenza con le festività pasquali e i ponti», sottolineano i due esponenti del governo, «per andare ancora ulteriormente incontro alle esigenze dei contribuenti, e nello spirito della pace fi scale, abbiamo proposto al ministro la riapertura del termine ultimo da inserire nel decreto Crescita in fase di conversione». Gli obiettivi di gettito, soprattutto per quanto riguarda la rottamazione, secondo gli addetti ai lavori sono stati centrati se non superati tanto da guardare con ottimismo alla nuova riapertura. La riapertura, dunque, non riguarderà una mera riproposizione delle disposizioni già in essere ma, considerato il maggior tempo a disposizione, punterà a coinvolgere un bacino più ampio di utenti, prendendo a riferimento anche gli atti notifi cati entro il 31 dicembre 2018 per la rottamazione e un perimetro in avanti per il saldo e stralcio attualmente fermo agli atti notifi cati al 2000. La decisione sull’assetto della quarta rottamazione e del secondo saldo e stralcio spetterà comunque al Parlamento che dovrà esaminare il decreto crescita e provvedere alla conversione in legge. Nei giorni a ridosso della scadenza gli ordini professionali consiglio nazionale dei dottori commercialisti e consulenti del lavoro in testa avevano scritto al ministero dell’economia per la richiesta di una proroga. Marina Calderone, presidente dei consulenti del lavoro, ha commentato: «Anche se a ridosso della scadenza prendiamo buona nota di queste dichiarazioni. Le diffi coltà operative sono state molteplici e oggettive. Auspichiamo che nella riapertura dei termini si preveda anche la ricomprensione del 2018 tra gli anni oggetto del provvedimento».
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