Anno: XXVI - Numero 11    
Giovedì 16 Gennaio 2025 ore 14:30
Resta aggiornato:

Home » SI APPLICHI LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE

SI APPLICHI LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE

Monito al Governo sul blocco degli sfratti

SI APPLICHI LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE

La dichiarazione di incostituzionalità della norma sulla sospensione delle esecuzioni aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore dovrebbe indurre il Governo e la maggioranza ad aprire gli occhi sull’iniquità del blocco degli sfratti, in atto dal 17 marzo 2020 e appena prorogato al 30 settembre e al 31 dicembre 2021. Come noto, infatti, già diversi giudici hanno rimesso alla Consulta la questione di legittimità delle disposizioni sulla reiterata sospensione delle esecuzioni di rilascio degli immobili in caso di morosità nelle locazioni.  È  di poche settimane fa, in particolare, l’ordinanza con la quale il Tribunale di Savona ha messo in dubbio la costituzionalità delle disposizioni emanate durante i Governi Conte 2 e Draghi “quantomeno nella parte in cui prevedono una sospensione automatica e generalizzata dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili locati e precludono al giudice ogni margine di prudente apprezzamento del caso concreto, sotto il profilo della valutazione comparativa delle condizioni economiche di conduttore e locatore e della meritevolezza dei contrapposti interessi”. Essendo evidente che – come si legge nel provvedimento – “il sacrificio imposto al proprietario locatore si aggrava progressivamente con la proroga della sospensione e diventa particolarmente significativo ove questi si trovi in stato di difficoltà economica”. In precedenza, era stato il Tribunale di Trieste a censurare la normativa sul blocco sfratti “sia nella parte in cui sospende i provvedimenti di rilascio anche per situazioni estranee all’emergenza sanitaria quali le situazioni di morosità relative al mancato pagamento del canone alle scadenze e che si siano verificate anteriormente al manifestarsi della pandemia, sia nella parte in cui, prevedendo ipso iure la sospensione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, impedisce al Giudice dell’Esecuzione di delibare e valutare, mettendole a raffronto comparato, le distinte esigenze del proprietario rispetto a quelle dell’occupante ai fini del decidere se disporre la sospensione”. “Il Governo e la maggioranza – rileva il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – non attendano che la Corte costituzionale dichiari illegittime le disposizioni sul blocco degli sfratti e agiscano autonomamente. I proprietari – espropriati del frutto del loro risparmio, privi di reddito e costretti a pagare spese e tasse – vogliono giustizia”.

Di Corrado Sforza Fogliani (presidente Centro studi Confedilizia)

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

MENO PENSIONE DI INVALIDITÀ CON LA RIFORMA DI CASSA FORENSE

MENO PENSIONE DI INVALIDITÀ CON LA RIFORMA DI CASSA FORENSE

15 Gennaio 2025

Preliminarmente è bene sapere che l’esistenza di una posizione debitoria impedisce la maturazione del requisito dell’effettiva e integrale contribuzione, previsto per la liquidazione di qualsivoglia trattamento previdenziale.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.