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SUPERBONUS 51,2 MILIARDI SPESI AD OGGI

In occasione del 66° Congresso degli ingegneri, il Presidente del Consiglio Nazionale, Armando Zambrano, ha proposto una riflessione sugli investimenti in Superbonus e sui notevoli effetti moltiplicativi.

SUPERBONUS 51,2 MILIARDI SPESI AD OGGI

 “Tra agosto 2020 e dicembre 2021 la spesa per Superbonus 110% si stima sia stata di poco superiore ai 20 miliardi di euro, dei quali 16,2 miliardi di euro per il solo Superecobonus come certifica Enea. Dalla seconda metà del 2020 ad oggi la spesa complessiva è stata pari a 51,2 miliardi di euro”. Questi i numeri, curati dal Centro Studi Cni, citati da Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, intervenuto ieri nella seconda parte dei lavori, protrattisi fino a sera, del 66° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia dal titolo “Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile.

Da gennaio a settembre 2022 – ha ricordato Zambrano – la spesa per Superecobonus 110% ha raggiunto 35 miliardi di euro; pertanto nei primi 9 mesi di questo anno, gli investimenti per la coibentazione e per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali hanno già doppiato e superato l’intera spesa del 2021. La spesa per il momento si sta rivelando molto consistente e nel solo mese di settembre 2022, a causa anche e soprattutto delle scadenze legate agli interventi sugli edifici unifamiliari, si è raggiunta la cifra ‘record’ di 8,1 miliardi di euro. Tali livelli di spesa, concentrati in un arco temporale piuttosto contenuto, riescono a generare effetti moltiplicativi particolarmente consistenti. Il nostro Centro Studi ha stimato tali effetti diretti sul sistema economico utilizzando come base della stima il modello di calcolo derivante delle Tavole delle interdipendenze settoriali elaborate dall’Istat”.

Tema centrale di questo Congresso è il Pnrr e il ruolo che possono giocare gli ingegneri. Secondo Giuseppe Catalano del Ministero delle Infrastrutture il nostro Paese è perfettamente in linea con quanto programmato. “Quello che conta – ha detto – sono gli obiettivi e i target da raggiungere”. Mauro Orefice della Corte dei Conti ha ricordato che “ci troviamo di fronte al 1° anno del Pnrr laddove si sono concentrati i cosiddetti rapporti già in essere. Il settore ‘principe’ è quello delle infrastrutture e dei trasporti. Comunque al 31 12 2022 possiamo affermare che con il Pnrr non stiamo andando male. Quello che ci preoccupa molto è l’aumento delle materie prime”.

Un panel dei lavori è stato dedicato al tema della sostenibilità, con particolare riferimento all’ingegneria per la rigenerazione urbana e il green building. “Occorre dare – ha detto Maria Beatrice Andreucci (Dipartimento pianificazione, design, tecnologia dell’architettura dell’Università La Sapienza di Roma) – un significato profondo al ‘green building’ che non significa realizzare un edificio verde. La questione sta nella riduzione della domanda di energia, attraverso ad esempio interventi nel settore dell’edilizia”. Della stessa idea Anna Laura Pisello, Dipartimento ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia: “La dimensione del quartiere ci consente di lavorare sugli ‘involucri’ delle città che sono la maggiore causa del sovrariscaldamento locale. La prospettiva urbana è fondamentale perché ci consente di proporre soluzioni. Cemento e calcestruzzo hanno un ruolo centrale per migliorare la sostenibilità ambientale delle costruzioni e la qualità di vita dei cittadini, contribuendo a rendere gli edifici più confortevoli ed efficienti e le città più vivibili. Il calcestruzzo armato per noi è un materiale fondamentale perché essendo molto flessibili si presta a impieghi che vanno verso soluzioni edilizi sostenibili”.

Giovanni Cardinale, Vice Presidente del CNI – ha posto l’accento sulla questione della centralità del progetto. “E’ il progetto – ha affermato – a dettare le regole e non viceversa, questa è la rivoluzione copenicana a cui assistiamo. In merito al bonus poi c’è una lettera non data: il fatto di rendere più efficiente la casa viene poi vista come un bene comune perché si prendono soldi pubblici”. Paolo La Greca dell’università degli studi di Catania ha poi ricordato che “le città del Sud hanno mostrato una capacità di risposta progettuale migliore”. In materia di Superbonus, Domenico Prisinzano dell’Enea ha sottolineato che “la misura ha avuto molto successo perché ha messo in moto svariati investimenti proprio nel settore ecosostenibile edilizio”.

 

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