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Professionisti in rivolta contro la mancata proroga
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“Dopo mesi di blocco delle attività economiche del Paese per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la mancanza di liquidità tra imprese, professionisti e contribuenti è una situazione di fatto”, perciò “è quanto mai ingiustificata la scelta del governo di non rinviare le scadenze fiscali al 30 settembre 2020, come richiesto dai commercialisti italiani”, di cui il Comitato unitario delle professioni (Cup) e la Rete delle professioni tecniche (Rpt) “appoggiando la protesta”. Lo si legge nella nota degli organismi che raggruppano gli Ordini professionali, che sottolineano come il rinvio delle scadenze fiscali sia “solo l’ultima proposta delle professioni italiane non accolte dal Governo, nonostante le aperture registrate dallo stesso Esecutivo durante gli Stati Generali dell’economia”, guidati dal premier Giuseppe Conte.
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