A Vienna il meeting dell’International Federation of Accountants
De Nuccio: “Noi unici rappresentanti della professione a livello internazionale. Protagonisti per contribuire alla stesura di norme globali”
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È in corso di svolgimento a Vienna il Council Meeting 2023 organizzato da Ifac (International Federation of Accountants), l’organismo mondiale dei professionisti economici. Per l’Italia partecipa alla due giorni austriaca Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti. Inoltre, in rappresentanza del Consiglio nazionale, è stata riconfermata tra i 23 membri del Board Ifac la commercialista italiana Chiara Mio per un secondo mandato che scadrà il 31 dicembre 2026.
La missione dell’Ifac è quella di rafforzare la professione contabile in ogni parte del mondo e di contribuire allo sviluppo di economie internazionali forti mediante la definizione e la promozione di standard professionali di elevata qualità, favorendo la convergenza a livello internazionale su tali standard e contribuendo al dibattito sulle questioni di interesse pubblico nelle quali le competenze professionali sono maggiormente rilevanti. L’attività tecnico-scientifica dell’IFAC si esplica attraverso commissioni tecniche permanenti o temporanee, alcune delle quali hanno la specifica funzione di emanare Standard Internazionali.
“Siamo l’unica realtà italiana a rappresentare la professione contabile a livello internazionale. In questi contesti non sono certo riconosciuti altri soggetti”, afferma il presidente dei commercialisti italiani. La presenza del Consiglio nazionale nel tessuto delle relazioni internazionali e, in particolare, nelle sedi che più interessano la professione economico-giuridico contabile, come ad esempio in uno standard setter mondiale come Ifac, risponde a diverse esigenze e a una precisa scelta strategica. Essere presenti da protagonisti al tavolo delle decisioni ci permette di intercettare le norme durante la loro formazione e di rappresentare gli interessi e le peculiarità della nostra categoria e della professione italiana. La normazione segue un percorso articolato prima di giungere all’approvazione finale e dunque al conseguimento dell’efficacia vincolante e noi dobbiamo essere parte attiva sin dalla sua genesi”.
“I commercialisti – spiega ancora de Nuccio – svolgono oggi la propria attività in un contesto caratterizzato della velocità, dall’estensione sempre più ampia dei confini territoriali e della mutevolezza del contesto normativo nazionale ed internazionale. Il confronto con le realtà professionali e con le caratteristiche socioeconomiche di altri Paesi avviene ineluttabilmente nel nostro quotidiano operare. L’obiettivo strategico è quello di incidere significativamente sull’agenda IFAC e di accrescere l’attenzione rivolta ai vari ambiti della nostra professione, anche attraverso alleanze con professionisti di Paesi affini al nostro. Sono di queste settimane incontri e accordi con i colleghi francesi e tedeschi.
Cresce a livello globale la richiesta di uniformità̀ e comparabilità̀ a livello internazionale delle informazioni aziendali. Questo concerne tutte le aree del nostro lavoro, a partire da principi contabili, revisione e di sostenibilità. È dunque essenziale adottare e applicare i principi internazionali in modo uniforme in tutto il mondo. In Ifac, il nostro obiettivo è quello di approfondire la conoscenza dei pilastri di una revisione di qualità̀ e favorire il dialogo tra i principali stakeholder sull’argomento. Un lavoro che stiamo portando avanti anche a livello nazionale proprio in queste settimane con la riscrittura delle norme di comportamento dei collegi sindacali delle quotate e delle non quotate”.
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