Ai medici di base sono state date poche dosi di vaccino
Bartoletti (Fimmg), la situazione dipende dalle singole Asl
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La vaccinazione anti-Covid da parte dei medici di famiglia “dipende molto dalla distribuzione dei vaccini”, con poche dosi consegnate finora. Lo ha affermato il vicesegretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Pier Luigi Bartoletti, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.
“Nel Lazio siamo in una situazione in cui dipende tutto dalle Asl, alcune Asl le hanno date ai medici di famiglie, altre meno. Io ho avuto 5 fiale di Pfizer e 2 di Astrazeneca in un mese, ma so che altri ne hanno avuti ancora meno – ha spiegato -. La vaccinazione si è sempre svolta quasi esclusivamente sul territorio, ora sono soprattutto gli ospedali a farli. Sono stati fatti annunci sul potenziamento della medicina del territorio, ma dopo un anno siamo sempre allo stesso punto, se qualcosa è cambiato è perché noi ci siamo attrezzati da soli”.
Sulle richieste di certificazione da parte delle persone fragili per fare il vaccino Bartoletti ha precisato: “Abbiamo delle richieste di certificazione, ma noi certifichiamo le malattie che ci sono . Le regole non le facciamo noi, noi possiamo certificare le malattie in atto, ma non prescrivere un vaccino piuttosto che un altro. In questo momento c’è un vaccino che non è acquistabile da nessuno, la somministrazione è statalizzata e regolata da precise regole. Molte persone, anche se hanno condizioni di fragilità, non sono indicate dagli elenchi”, ha chiuso.
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